1943-2013. Il Comune dà il via agli appuntamenti per la ricorrenza
L'attesa, lo scoppio, la fuga e il ritorno. Le ferite laceranti dei bombardamenti del '43 non cicatrizzano. I ricordi vivono nei libri, nei documentari, nelle foto ingiallite testimoni indelebili di un paragrafo carico di dolore. Poi ci sono gli occhi lucidi di chi, pur essendo bambino, ha impresse nella mente come fossero ieri quelle pagine terribili. Fatte di macerie e corpi esanimi, di odori acri e del senso d'impotenza davanti alle macchie di sangue nelle strade. «Avevo sei anni», racconta Sergio Orani. La mente vola indietro: «Il 17 fu devastante, il 26 un venerdì terribile». E poi fotogrammi carichi di emozioni: via Roma, la paura, i para-schegge di legno «che non son serviti a niente». Flavia Cocco Ortu, ora ha novant'anni: «Il 26 ero al Supercinema, dopo l'intervallo, all'inizio del secondo tempo fu il finimondo».
GLI APPUNTAMENTI A settant'anni dai bombardamenti, Cagliari ricorda attraverso suggestive proiezioni nelle piazze del centro storico, e sulle facciate dei palazzi di via Roma. E poi mostre, spettacoli, convegni, archivi sonori e visivi per tre mesi - dal 16 febbraio al 13 maggio - pensati dall'amministrazione comunale per «promuovere il valore del concetto di cittadinanza culturale coinvolta attivamente in percorsi di crescita e riappropriazione della memoria della città», spiega l'assessore alla Cultura Enrica Puggioni. E il titolo non potrebbe essere più appropriato: «Viaggio al termine della notte 1943 - 2013». Si parte il 16 febbraio con la proiezione - alle 18 - dei documentari storici nella chiesa di Santa Chiara.
I GIORNI DEL TERRORE Il 17, il giorno del primo, devastante attacco sulla città, sono in programma visite guidate ai rifugi antiaerei di via don Bosco e della cavità di via Vittorio Veneto, dalle 10 alle 13. Lo stesso giorno il Cada Die Teatro e il Teatro Stabile, in collaborazione con la Rai, rievocano i bombardamenti al Teatro Massimo, simbolo della ricrescita culturale del dopoguerra. Il sipario si alza alle 10 e trenta con la proiezione in anteprima del documentario “Cagliari 1943. Quando scappavamo dalla città col cappotto sopra il pigiama”. Si prosegue alle 11 e trenta con un incontro-lezione storica a cui prenderanno parte alcuni testimoni dei bombardamenti. E alle 19 andrà in scena lo spettacolo “Cagliari 1943. La guerra dentro casa”. Il 26 apre la mostra del Search, nel sottopiano del Palazzo Civico “Memorie del sottosuolo”, primo atto: “L'attesa e lo scoppio”, il 15 marzo “L'esodo”, il 13 maggio terzo e ultimo atto: “Il ritorno e la ricostruzione”
ITINERARIO IN CITTÀ Il 28 febbraio i cittadini diventano protagonisti di un itinerario evocativo tra le piazze del centro storico, set per l'occasione di proiezioni e corti inediti dei più noti registi isolani. La partenza è dalla Cittadella dei Musei, dove l'associazione Progetto Contemporaneo mette in scena la mostra “Geografie della memoria”. Si prosegue alle 19 con le proiezioni “Cicatrici” e “Ghettendi Pingiaras. Ritorno a Stampace”. Alle 19 e 45 “Quella notte”, in Piazza Carlo Alberto Michele Columbu racconta al figlio Giovanni di quel tragico 28 febbraio di settant'anni fa. Il Palazzo civico, nel lato sul Largo, alle 20 e quindici diventa suggestivo schermo della proiezione “Due destini”. Lungo il percorso delle proiezioni l'artista Maurizio Saiu creerà un filo conduttore che accompagnerà i visitatori in un vero e proprio viaggio “From boom to bloom”, dall'esplosione al rifiorire. Ultima tappa della memoria sarà Monumenti aperti, che per la sua diciottesima edizione dedica i suoi “Sentieri (in)interrotti” alla ricostruzione delle tracce storiche legate ai bombardamenti del '43. L'11 e il 12 maggio da alcune abitazioni cittadine risuoneranno le note degli Esu's House concerts.
Sara Marci