DOPO LA SFILATA. Denuncia dell'associazione degli omosessuali
Carnevale low cost, nel mirino il Gay pride di giugno
«Dal palco del Martedì grasso insulti omofobi all'indirizzo dei gay e del sindaco Zedda». Lo denuncia l'Arc, l'associazione degli omosessuali. L'episodio di omofobia si sarebbe verificato durante la festa di Carnevale organizzata l'altra sera in piazza del Carmine dalle associazioni Villaggio Pescatori e Dopolavoro ferroviario, in collaborazione con il Comune.
Dal palco sarebbe stato tirato in ballo anche il primo cittadino, accusato di aver aver finanziato il Gay Pride dello scorso giugno e di aver tagliato i fondi per il Carnevale 2013. L'amministrazione peraltro fa sapere di non aver dato alcuna risorsa al Gay Pride della scorsa estate, ma di avergli riservato solo il gratuito patrocinio.
Non si è fatta attendere la replica dell'associazione degli omosessuali dopo le polemiche di martedì sera. «Nel 2012», è sottolineato in una nota diffusa on line, «l'Arc ha coordinato gli sforzi di molte persone e associazioni che hanno portato, il 30 giugno, al primo Pride della Sardegna. Si censurano con molta irritazione le allusioni che alcuni degli organizzatori del Carnevale hanno malamente esternato dal palco, durante la festa in piazza del Carmine, davanti a una platea di bambini in maschera».
L'associazione Arc smentisce categoricamente di aver avuto finanziamenti per l'organizzazione della Quaresima e del Pride 2012 e «ritiene inopportuna una polemica di questo genere durante una festa di Carnevale», con iniziative riservate soprattutto ai bambini. «L'omofobia è sempre espressione di ignoranza e violenza, ma in alcuni casi lo è di più». (p.l.)