Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cultura in Comune il Pd sotto accusa: azioni inadeguate

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 febbraio 2013

 LE ACCUSE DI FLORIS

 

L’azione sulla cultura portata avanti dal gruppo consiliare Pd? Un fallimento totale. C’è la vicenda della nomina del sovrintendente del Teatro lirico (indaga la magistratura), il nuovo bando per assegnare gli spazi culturali e i 600mila euro per l’Arena grandi eventi (smontata a ottobre). Il messaggio è diretto: “cambiare passo”, e arriva dal tenore Gianluca Floris, tessera Pd in tasca e presidente del comitato “Ad arte” per Bersani. Tante stoccate inflitte al suo stesso partito e davanti a alcuni tra i diretti interessati. Sì, perchè il lungo attacco di Floris arriva ieri sera a villa Muscas, durante “Opificio Cultura”, evento dei democratici. Quaranta persone in sala, tra militanti e simpatizzanti, che avevano previsto un paio d’ore tranquille. Ma la serata prende una piega diversa da quella prevista. «Il Pd è l’unico partito che può scrivere un’agenda culturale efficace, purtroppo il gruppo consiliare cittadino non è finora all’altezza della sfida. Ha sempre abdicato al suo ruolo di proponente attivo, sposando una linea servile alal gestione personale del settore culturale fatta da Zedda», attacca Floris, che neanche calcola il peso politico dell’assessore Enrica Puggioni (non presente a villa Muscas) perché «non è stata eletta e non risponde a logiche politiche, a differenza del sindaco. Sul lirico i tredici consiglieri del mio partito non hanno avuto il coraggio di difendere i lavoratori e i sindacati, da sempre uniti in lotta», prosegue Floris davanti alla platea, «sulla stesura del piano della cultura il Pd non ha inciso minimamente, e abbiamo un’accozzaglia di norme per dare a privati spazi di pubblica cultura. I soldi dirottati sul settore sono stati pochi, il Pd, primo fra tutti Davide Carta ha fatto scena muta». Se il capogruppo del partito di maggioranza relativa a palazzo Bacaredda non è presente, ascolta le bacchettate di Floris il presidente del consiglio Ninni Depau, seduto in sesta fila: «Ha grosse colpe, ha fatto in modo che alcune interrogazioni sul Lirico di Giuseppe Farris fossero addolcite da documenti simili proposti in primis da Davide Carta, per permettere a Zedda di uscirne bene». P. R.