Lirico
PROCURA Il sindaco, presidente del cda della Fondazione di via Sant ’Alenixedda, interrogato dal magistrato Giangiacomo Pilia: ha raccontatato la sua versione sulla nomina della Crivellenti
È durato tre ore l’interrogatorio del sindaco di e presidente del Cda del teatro lirico, Massimo Zedda, che ieri ha risposto alle domande del pm Giangiacomo Pilia sulla contestata nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente della fondazione. Accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Giuseppe Macciotta, Zedda - che è indagato per falso e abuso d’ufficio - ha ricostruito le tappe che hanno portato all’assegnazione dell’incarico. Precisate le circostanze, il primo cittadino avrebbe anche segnalato testimoni ai fatti descritti e particolari che ora saranno vagliati dagli inquirenti. Un quadro che potrà essere arricchito dalle valutazioni del Mininstero ai Beni Culturali, che sulla vicenda si è già espresso con una nota - dello scorso 8 dicembre – con cui dichiarava il posto da sovrintendente non formalmente coperto, gettando ulteriore benzina sul già crepitante fuoco della polemica politica.
La nomina della Crivellenti, osteggiata da alcuni componenti del Cda, bocciata dalla Regione, non è mai piaciuta nemmeno alle Rsu della fondazione che con un esposto (continuamente integrato) hanno fatto partire l’inchie - sta della procura. Nella denuncia i lavoratori del teatro, che sono arrivati ad auspicare il commissariamento dell’ente, hanno segnalato quelle che a loro avviso sono evidenti anomalie nell’assegnazione dell’incarico. Nel fascicolo d’indagine sono anche finite le cinque versioni del verbale del primo ottobre con la nomina del nuovo sovrintendente, l’ultima elaborata pochi giorni dopo che la direzione generale del ministero dei Beni culturali aveva dichiarato irricevibili gli atti arrivati da Cagliari. Qui uno dei nodi della vicenda: durante la seduta del consiglio, Zedda aveva proposto il curriculum della Crivellenti - nonostante quest ’ultimo non fosse tra i 44 arrivati alla manifestazione d’interesse bandita dalla fondazione – riuscendo a strappare un voto unanime sulla fiducia al sindaco. Pensano di aver ottenuto l’ok alla nomina, presenta il nuovo sovrintendente alla città. La doccia fredda arriva la seduta successiva: il 15 ottobre, quando i consiglieri Gualtiero Cualbu, Felicetto Contu, Oscar Serci e Maurizio Porcelli contestano il verbale della precedente riunione e scoppia il caos. Seguiranno le dimissioni di Contu e Serci e la frettolosa integrazione del Cda per chiudere la faccenda che però, nel frattempo, finisce sotto la lente degli inquirenti. M.B