FONDI PER LO SPETTACOLO
È guerra tra gli operatori culturali. Le nuove regole per accedere ai finanziamenti del settore firmati dall’as - sessore regionale Sergio Milia, accendono lo scontro. Sabato ci saranno due conferenze stampa di segno opposto: da un lato gli iscritti all’Agis che difendono le scelte della politica. I “dissidenti ” invece spiegheranno le loro ragioni nel Sulcis, nel luogo “simbolo”della miniera di Serbariu. E non si fermano qui: in 70 sono pronti a ricorrere al Tar, nel caso in cui il provvedimento provochi una diminuzione del contributo “finora erogato”. Il punto caldo sono i cosiddetti “criteri di premialità”, quelli che fanno aumentare il punteggio per accedere al finanziamento. Massimo Palmas, patron di Sardegna Concerti è senz’altro tra i favorevoli: «La Regione investe risorse sullo spettacolo e gli operatori hanno l’obbligo di restituirle in termini di servizi culturali professionali e posti di lavoro», commenta, «la delibera non arriva dall’al - to: sin da aprile l’assessore ha chiesto alle categorie proposte concrete e non dichiarazioni d’intenti. L’Agis ha accolto la richiesta non risulta che altri abbiano fatto altrettanto». Lelio Lecis, presidente della costola sarda Agis, chiarisce il mistero del documento circolato ad agosto, un pdf con logo della Regione creato dal suo pc ad agosto e recepito quasi in toto dagli uffici dell’assessorato: «È quello inviato a tutti gli iscritti dell’associazio - ne, tutto è all’insegna della massima trasparenza», precisa, «non si premiano i grandi a discapito dei piccoli ma la professionalità degli operatori. Queste regole non aiutano i furbi». Dall ’altra parte della barricata, il Cosass, gli operatori del Sulcis tra cui Narcao Blues e Basilio Sulis del festival di Sant’Anna Arresi e quelli di Sassari. Nanni Campus del Theatre en Vol: «Le nuove regole danneggiano chi produce ma non gestisce spazi. In Sardegna sono poche le realtà che rientrano in questa categoria», afferma ». Intanto i consiglieri regionali di Sel Luciano Uras e Carlo Sechi chiedono al presidente della commissione Cultura Carlo Canjust «una riunione urgente» per ascoltare l’assessore regionale Milia sulla delibera che sta suscitando la rabbia nel settore.
Francesca Ortalli