Rassegna Stampa

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Su Stangioni, le cooperative difendono il progetto: "Nessuna cementificazione"

Fonte: web cagliaripad.it
7 febbraio 2013

Cagliari
6 Febbraio 2013 ore 13:01
Su Stangioni, le cooperative difendono il progetto: "Nessuna cementificazione"
Confcooperative spinge per la realizzazione del nuovo quartiere in periferia. E risponde all'Ance contraria al piano: "L'interesse di De Pascale è legittimo perché difende i costruttori"
Andrea Deidda
 

Su Stangioni si o no? “La volontà a questo punto è politica”. Confcooperative Sardegna spinge per la realizzazione del nuovo quartiere alle porte di Cagliari: "Il piano - afferma Antonio Mattana - nasce nel 2005 dall'esigenza del Comune di soddisfare il fabbisogno abitativo, il mese scorso è stato inserito nel piano strategico. La pratica è avanti".

A distanza di otto anni dalla predisposizione del progetto e dopo diversi via libera arrivati dal Consiglio comunale di Cagliari, il piano per la realizzazione di un nuovo grande quartiere a Cagliari è fermo, è a buon punto ma fermo in Comune. Dopo alcune discussioni in commissione Urbanistica tra giugno e luglio le pratiche si sono fermate. Attualmente infatti in mano agli uffici ci sarebbero diversi documenti che attendono un placet dalla maggioranza politica: “Siamo a quindici centimetri dal traguardo - spiega Antonio Mattana (Confcooperative) -, non ci sono ostacoli urbanistici. È solamente una questione di volontà politica, in termini tecnici abbiamo un parere preventivo approvato a marzo sul piano particolareggiato e il Comune ha affidato a una ditta la predisposizione della Vas (valutazione ambientale strategica) ma perchè vada avanti occorre un’ approvazione definitiva del piano particolareggiato”.

Per sbloccare la situazione di stallo, le cooperative proprietarie delle aree sono disposte a mettere a disposizione il lavoro, già fatto: “Il Comune potrebbe essere in difficoltà a redigere il piano, siamo pronti a mettere a disposizione il lavoro dei nostri tecnici”. Il passo successivo dovrà avvenire in Consiglio comunale, chiamato a esprimersi sull’approvazione del piano.

Tuttavia sul fronte politico non c’è unita di vedute e la questione potrebbe essere affrontata più avanti nel tempo. Ma il tema suscita dibattito e dopo le dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente dell’Ance Sardegna, Maurizio De Pascale, che predica cautela sul consumo del suolo, arriva la replica delle cooperative: "Siamo consapevoli del fatto che De Pascale rappresenti gli interessi di chi ha già costruito appartamenti in città e ha interesse a venderli". Questa la risposta di Carlo Tedde, presidente regionale di Confcooperative.

In gioco ci sono 19 ettari di superficie sui quali dovrebbero sorgere, oltre a un parco urbano di 6,5 ettari (con 4 mila alberi), volumetrie pari a 297 mila metri cubi, in grado di ospitare 2611 persone. In previsione ci sono 807 abitazioni (377 edilizia economico popolare e 430 abitazioni private) e una suddivisione tra servizi generali, edilizia privata e agevolata che permetterebbe prezzi più accessibili rispetto alla media. Ad esempio il costo di un quadrivano si aggirerebbe sui 170 mila euro.

A difesa dell’intervento proprio oggi Confcooperative ha organizzato una conferenza stampa alla presenza dei progettisti dello ‘Studio Tecnico Associato Castello Engineering’ che hanno elaborato il piano. Respinte diverse critiche, su tutte rischio idrogeologico e collegamento della zona: “Non esiste alcun rischio idrogeologico - spiega Alessio Lobina - la parte alta di Su Stangioni sulla quale ci sarà l'intervento è Is Trincas e risulta a una quota più alta di circa venti metri rispetto al resto del territorio”. Infine sul collegamento stradale del quartiere con il resto della città: “Stiamo parlando soltanto di 350 metri di strada dalla statale 131. L'unico svantaggio è il costo delle infrastrutture che comunque sarà a carico dei privati.