Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Caboni: il pm chiude l'inchiesta sul cantiere edile della discordia

Fonte: L'Unione Sarda
11 novembre 2008

L'indagine riguarda imprenditori e funzionari comunali



La Regione ha modificato la legge e il cantiere di via Caboni è stato dissequestrato. Ma siccome i presunti abusi edilizi contestati dalla magistratura si riferiscono a un periodo in cui le norme del piano paesistico regionale erano in vigore, ecco che i costruttori, il progettista e pure il dirigente del servizio Edilizia privata del Comune sono sotto inchiesta.
Ieri mattina il pubblico ministero Andrea Massidda ha fatto notificare agli imprenditori Antonio, Alessandra e Maurizio Puddu, all'ingegner Maurizio Deplano e al dirigente Mario Mossa l'avviso di conclusione delle indagini, l'atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
Sono indagati per aver avviato le opere di costruzione di due edifici in via Caboni sulla base di una concessione edilizia che secondo l'accusa è illegittima perché violava il piano stralcio per l'assetto idrogeologico che vietava nuove costruzioni in quell'area a elevata pericolosità di frane.
Neppure il ppr consentiva nuove edificazioni perché si trattava di un'area sottoposta a regime di salvaguardia. La concessione edilizia era stata invece rilasciata sulla base di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa materialmente dall'ingegner Deplano: secondo l'accusa attestava falsamente che la distanza fra il cantiere i due fortini militari risalenti alla seconda guerra mondiale era superiore a cento metri. Infine le opere, le fondazioni e un lungo muro d'appoggio, sarebbero state avviate senza il nulla-osta dell'ufficio tutela del paesaggio.

11/11/2008