Regione
4 Febbraio 2013 ore 12:41
I consiglieri del centrosinistra presentano la loro proposta per tenere in piedi i chioschi: autorizzazioni paesaggistiche ed edilizie per gli stabilimenti nelle spiagge per altri due anni
Andrea Deidda
Una legge per tenere in piedi i baretti. Sel e Pd in Consiglio regionale presentano una proposta di legge che chiede una proroga delle autorizzazioni paesaggistiche ed edilizie per le “strutture amovibili” nelle spiagge fino al 2015. In aula al più presto: “Chiederemo la procedura d’urgenza”.
La proposta, presentata da Luciano Uras (Sel) e Chicco Porcu (Pd) riguarda anche i chioschi del Poetto e mira a superare le "difficoltà interpretative" incontrate dalle amministrazioni comunali e l'attuale "confusione normativa". Secondo i consiglieri con la nuova norma non ci sarebbero rischi penali per i gestori dei chioschi.
In particolare la legge consentirebbe ai Comuni che hanno già avviato le procedure di adeguamento del Puc(Piano urbanistico comunale) al Piano paesaggistico regionale di concedere una proroga alle attuali concessioni demaniali fino all’approvazione definitiva del Pul(piano di utilizzo dei litorali) ma non oltre il 2015. “Inoltre agirebbe in deroga ai Puc vigenti - spiega Luciano Uras (Sel) -, dunque risolverebbe il problema del Comune di Cagliari vista la classificazione del litorale in zona H. I baretti sono stati rimossi una volta e costruiti secondo norma l'anno scorso. Ora dovrebbero essere smontati e ricostruiti in poche settimane, chiediamo una soluzione razionale”. Secondo Chicco Porcu(Pd) “nella spiaggia del Poetto non ha senso parlare di stagionalità, mantenere in piedi i chioschi è anche una questione di buon senso visto il quadro normativo in continua evoluzione e i problemi irrisolti che si trascinano da venti anni”.
La legge, una volta in vigore, agirerebbe anche il rischio di incorrere in nuovi procedimenti penali a carico dei gestori dei chioschi, come invece ha scritto il Comune di Cagliari in risposta all’accertamento di compatibilità proposto dalla Regione durante il vertice in Prefettura: “Ovviamente la norma non riguarda il passato - spiega Uras- in futuro non credo in via generale che ci sia questo problema. Dal punto di vista pratico consentirà fino al 2015 di dare proroghe e in questo modo non smontare”. Nell’unico articolo della proposta, per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche ed edilizie si rimanda a un accordo con la Giunta regionale e alla valutazione della “insussistenza di danni ambientali”.
Ma poche ore dopo un comunicato di Alessandro Serra, portavoce del presidente dela Regione Cappellacci, spegne le speranze del centrosinistra. "La questione relativa ai chioschi del Poetto può essere risolta con gli strumenti offerti dalle norme vigenti nella loro formulazione attuale. Infatti il Comune", spiega, "se intende salvare i chioschi, potrebbe già legittimamente utilizzare gli strumenti paesaggistici ed urbanistici in suo possesso, che fanno riferimento all'autorizzazione di strutture precarie e temporanee e che permetterebbero di evitare la rimozione ed il successivo riposizionamento dei manufatti nel lasso di poche settimane".
Per quanto riguarda le concessioni demaniali, Serra che le norme nazionali, recepite dalla Regione già nel 2010 e adeguate recentemente in base alle modifiche dello scorso dicembre, prevedevano già la proroga delle stesse fino al 2015 e oggi sino al 2020. "Poiché inspiegabilmente il Comune ancora non ha provveduto in tal senso", attacca il portavoce, "l’assessore Rassu ha già sollecitato due volte l’amministrazione del capoluogo ad adempiere al dettato normativo".
In serata arriva la controreplica di Uras: "Apprendiamo con dispiacere dell'indisponibilità del Presidente della Regione a definire una norma bipartisan sulla nota vicenda delle strutture amovibili sui litorali. Noi", aggiunge il consigliere Sel, "abbiamo fiducia che questa non sia la posizione di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio regionale e che ci siano le condizioni per dare seguito alla nostra proposta".
Purtroppo il Presidente Cappellacci preferisce la polemica ad una soluzione trasparente di un problema reale che, giustamente, il sindaco di Cagliari ha posto all'attenzione della comunità politica regionale".
Puntuale, arriva la replica del Governatore Cappellacci: "Spiace che l’Onorevole Uras percepisca come polemica la proposta di una soluzione che conduce in via immediata, diretta e legittima al risultato che egli stesso propone: quello di salvare i chioschi del Poetto. Le polemiche non stanno a cuore ad una Giunta regionale che sulla questione ha sempre offerto e conferma la disponibilità a ricercare soluzioni condivise con il Comune di Cagliari".