Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baretti, guerra di nervi

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2013


I titolari non smontano i chioschi, il sindaco chiede buon senso

Zedda: «Li capisco, ma serve un sacrificio»

Nessuno ha smontato nulla, per ora. L'appello dell'assessore comunale all'Urbanistica, Paolo Frau, al momento non è stato seguito dai titolari dei quindici baretti ai quali è scaduta l'autorizzazione e che già dallo scorso ottobre avrebbero dovuto rimuovere i manufatti. I proprietari rimangono in attesa, nella speranza che in extremis si possa trovare una soluzione. Un colpo di scena, dunque, che però appare sempre più lontano: l'altro ieri il Comune, inviando una nota al Prefetto, ha risposto “no” al piano prospettato dalla Regione, e lo stesso Frau ha invitato i titolari dei baretti a iniziare le opere di smontaggio delle strutture.
IL SINDACO Sulla vicenda è tornato a parlare ieri anche il sindaco Massimo Zedda, che ha ribadito come le scelte dell'amministrazione cittadina siano state prese nell'esclusivo interesse dei commercianti: «Smontare e rimontare a breve è un'azione dolorosa e dispendiosa per i proprietari, ne sono consapevole - fa sapere il primo cittadino - stiamo valutando tutte le ipotesi possibili, ma per adesso non abbiamo trovato niente che elimini qualsiasi tipo di rischio».
Zedda torna anche sul piano della Regione che non è stato giudicato soddisfacente dai tecnici del Municipio: «Sono state fatte una serie di proposte nelle ultime settimane, quest'ultima che ci è stata presentata l'avevamo già considerata impercorribile. È stata comunque rivalutata dai nostri uffici con attenzione, ma la nostra opinione non è cambiata».
L'APPELLO Poi l'appello ai gestori: «Sono il primo a volere che i baretti rimangano in piedi, ma al momento non è possibile. Facciano uno sforzo adesso, e intanto noi accelereremo l'iter di approvazione del Pul. Capisco i loro disagi, ma un sacrificio ora li metterà al riparo dal rischio di perdere le concessioni, e appena approvato il Piano avranno un'attività più grande di quella di adesso, meglio attrezzata e soprattutto non temporanea come quelle che ci sono ora».
Sulla possibilità di dare, una volta smontati e rimontati i baretti, un'autorizzazione senza una scadenza precisa (cioè fino all'approvazione del Pul, la cui data non è certa), il primo cittadino ha molti dubbi: «La scadenza deve avere una data sicura».
IL PROGETTO Infine un accenno al progetto per rivoluzionare il lungomare cagliaritano: «Contiamo di avere tra un po' di tempo un Poetto nuovo, con i lavori che verranno divisi in lotti in modo da non dover chiudere tutto il lungomare insieme. Capisco bene che per i titolari lo smontaggio e il rimontaggio dei manufatti è una spesa rilevante, ma è un passaggio che bisogna fare».
P.c.c.