Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

De minimis per rilanciare l’impresa

Fonte: La Nuova Sardegna
4 febbraio 2013

 

Le banche non fanno credito senza garanzie reali e il Comune sperimenta una vecchia forma di finanziamento





CAGLIARI. Le banche negano il credito alle persone e alle imprese che non sono nella condizione di offrire le cosiddette garanzie reali, vale a dire beni materiali che non possono sparire, il Comune ha ripescato i contributi De minimis e li rimetterà in circolazione tra il 15 aprile e il 18 maggio prossimo con un bando che deve distribuire 3 milioni e mezzo di euro. Assieme ad altri strumenti, è la risposta votata all’unanimità dal consiglio comunale e adottata dalla giunta per dare una possibilità a giovani e no che abbiano un’idea di impresa e manchino “soltanto” di un capitale anche piccolo per cominciare. Ieri il sindaco Massimo Zedda ha tenuto una conferenza stampa assieme agli assessori al Bilancio Gabor Pinna e alle attività produttive Barbara Argiolas per spiegare i criteri della selezione dei progetti e le novità di un bando che fa tesoro degli importanti errori commessi in passato nell’erogazione dei De minimis. Errori che hanno costretto vari destinatari del progetto a restituire i fondi.Un esempio: in passato i De minimis sono stati chiesti soprattutto per bar e ristoranti, coloro che alla fine non avevano sottomano locali idonei, si sono trovati a non poter avviare l’attività.

Novità. Le novità sostanziali sono tre: una indicazione precisa dei settori nei quali si chiede agli aspiranti imprenditori di cimentarsi, settori che sono coerenti con le linee politico-amministrative; la selezione delle richieste sarà curata da un’azienda specializzata che viene ricercata (in queste settimane) dal Comune attraverso un bando cui hanno già risposto alcune ditte, a queste viene chiesto di aprire uno sportello per fornire un’approfondita assistenza a coloro che vorranno partecipare al bando; i progetti finanziati verranno monitorati dall’azienda che li ha selezionati per i cinque anni successivi.

Premialità. Ieri il sindaco ha spiegato che l’amministrazione sta orientando in modo preciso l’assegnazione dei contributi De minimis perché questi sono un tassello del puzzle che la giunta da un anno e mezzo compone col doppio sforzo di incoraggiare l’impresa a migliorare la qualità della vita cittadina. Ecco perciò che ai De minimis che premieranno i progetti di nuova impresa in qualche modo legati ai quartieri periferici, si affiancano i Poic, brutto acronimo che indica finanziamenti per imprese già esistenti attive a Castello, Stampace, Villanova, Pirri, Marina no perché già abbastanza vivace sul piano economico. Poi c’è il microcredito e un’altra novità è che un progetto De minimis può essere cumulato al microcredito.

Burocrazia. L’assessore Gabor Pinna ha invitato i partecipanti «a non considerare il corredo documentale come inutile burocrazia perché prima di avere il saldo del finanziamento» il richiedente dovrà avere le carte a posto, ma, a differenza del passato, questo sarà più facile perché il richiedente potrà contare su informazioni precise.

Smart city. L’assessore Barbara Argiolas ha lanciato un suggerimento agli aspiranti imprenditori: nel sito del Comune c’è il bando, le domande non devono essere presentate prima del 15 aprile, ma si può già andare a vedere per essere pronti quando si apriranno i termini del bando. Il Comune punta a trasformare Cagliari in una città accogliente per chi la abita e per chi la sceglie come meta turistica e fra le azioni che intende promuovere per favorire questa crescita c’è l’incubazione d’impresa sostenuta attraverso mezzi e servizi e non risorse economiche (mettere a disposizione uffici, “regalare” collegamenti con le fibre ottiche ecc.). (a.s.)