Il Comune stamani presenta al prefetto Alessio Giuffrida il percorso possibile per evitare che i chioschetti del Poetto siano abbattuti ancora una volta
di Stefano Ambu
CAGLIARI. Ennesimo giorno della verità per i chioschetti del Poetto: il Comune presenterà questa mattina una documento alla Prefettura. É l'atto conclusivo del percorso cominciato venerdì scorso a Piazza Palazzo e andato avanti in questi giorni con gli uffici di via Roma impegnati a trovare quella soluzione normativa che consenta ai baretti di rimanere in piedi. Una risposta blindata: il Municipio vuole che il primo a conoscerne il contenuto sia proprio il prefetto Alessio Giuffrida. Il tempo, peró, è finito: oggi scade il termine concesso ai gestori per iniziare a rimuovere i manufatti. Se il Comune dovesse continuare a sostenere che quella soluzione giuridica non esiste, il destino dei baretti sarebbe segnato. Almeno sino alla prossima autorizzazione. Ma ci sarebbe una possibilità: si chiama "accertamento di compatibilità". Può essere richiesto al Comune dai proprietari dei manufatti. Con la domanda al Municipio - questo il ragionamento - si potrebbe guadagnare tempo prezioso ed evitare la costosa rimozione e una spesa non inferiore ai 15mila euro. In attesa magari del l'approvazione di una legge regionale che superi la situazione di stallo. Insomma, un ulteriore rinvio. Nel frattempo il Pul, il piano di utilizzo dei litorali, e la variante urbanistica che dovrebbe creare la ormai arcinota zona Gh2, corrono verso l'approvazione. La settimana scorsa è stata conclusa la fase degli incontri con enti, associazione e cittadini per la illustrazione del piano e per ricevere proposte e osservazioni, poi formalizzate in documenti consegnati al Comune. La procedura prevede che il Comune dia una risposta ai suggerimenti e agli eventuali rilievi. Accogliendoli o spiegando i motivi del diniego.