Approvato in commissione Servizi tecnologici il documento che detta regole certe da seguire in caso di calamità naturali. Il sindaco: "Il piano ipotizza anche eventi eccezionali mai accaduti prima in città"
Andrea Deidda
Primo passo per il piano di emergenza comunale. Approvato in commissione Servizi Tecnologici il documento che detta regole certe da seguire in caso di calamità naturali come incendi, crolli e alluvioni. Il sindaco Zedda: "Il piano ipotizza anche eventi eccezionali mai accaduti prima in città".
Il Piano di emergenza comunale a Cagliari sarà presto realtà e farà fronte a diverse emergenze, ad esempio alluvioni come quella del 2008 che ha provocato danni soprattutto a Pirri ma anche incendi, il caso più recente quello dell'estate scorsa a Monte Urpinu.
Il documento è stato approvato all'unanimità dalla commissione Servizi Tecnologici presieduta da Fabrizio Marcello(Pd), alla presenza del sindaco Zedda: "Lo sforzo del piano è quello di immaginare fenomeni che ancora non sono accaduti. Bisogna essere pronti per cercare di eliminare il più possibile i rischi, per questo vengono presi in considerazione eventi eccezionali quali incidenti al porto o terremoti".
Una volta approvato da Giunta e Consiglio comunale il Piano diverrà realtà per la prima volta, Cagliari infatti tutt’ora risulta sprovvista di uno strumento del genere: "Il principio del Piano di emergenza - spiega Fabrizio Marcello - é quello di non farsi trovare impreparati e di sapere, al momento opportuno, che cosa deve fare ciascun protagonista del piano stesso, dalle Politiche sociali, con la predisposizione degli alloggi per le persone evacuate dalle proprie case, alle scuole, senza tralasciare l'importante ruolo della Protezione civile".
Il Piano, denominato Augustus, è stato realizzato tenendo conto delle direttive del Dipartimento della Protezione Civile, della Prefettura di Cagliari, secondo il Piano urbanistico comunale, il Piano urbano del traffico e il piano per l'assetto idrogeologico. Il suo raggio di intervento copre tutta l'area urbana, dalla Sella del diavolo a Pirri, confinando, quali limiti amministrativi, con i confini comunali di Elmas, Capoterra, Assemini, Selargius, Sestu, Monserrato, Quartu e Quartucciu.