Cancelli aperti per Legambiente. Centinaia i visitatori. Zedda: «Servono fondi europei per completare il recupero dell’area»
CAGLIARI. La “fame” di Tuvixeddu è ancora forte. Ogni volta che è possibile entrare nel colle più famoso della città i cagliaritani accorrono numerosi per vedere come sta l’area che da anni non conosce pace.
Ieri è toccato a Legambiente guidare e accogliere le centinaia di persone, che pur in assenza di un tam-tam hanno voluto visitare l’area. Con loro mezza giunta comunale, il sindaco Zedda e gli assessori Piras, Marras e Puggioni, diversi consiglieri di maggioranza e alcuni candidati alle prossime elezioni, come Luciano Uras di Sel e Francesco Sanna del Pd, «ma noi abbiamo esteso l’invito a tutti i candidati – precisa il presidente di Legambiente vincenzo Tiana – non tutti sono potuti venire ma chi come Bruno Murgia ci ha mandato comunque un messaggio di incoraggiamento».
La visita è servita anche a vedere come procedono i lavori nell’area che il Comune ha ricevuto da Cualbu e che potrebbe una volta completata diventare la prima parte del parco. La fantasia deve correre non poco perchè a tutt’oggi quell’area è un cantiere.
Chi si aspettasse di vedere strutture “leggere”, tanto verde e poco ferro e cemento, rimarrebbe deluso. «Abbiamo ereditato questi lavori, peraltro di impegno contenuto – ha ammesso Luisanna Marras, assessore ai lavori pubblici – dalla precedente amministrazione, non potevamo certo rimodularli cambiando ex novo tutte le caratteristiche, per quanto ci è stato possibile li abbiamo resi meno impattanti. Certo il nostro progetto non prevederà l’uso massiccio di ferro zincato, per le ringhiere, e di cemento».
All’ingresso da via Vittorio Veneto, con tombe a pochi centimetri, l’area destinata a biglietteria, informazioni e accoglienza. Uno strato di cemento armato prosegue per quasi un chilometro sino al centro servizi, sopra il cemento si stenderà uno strato di terra battuta simile a quello presente nelle grandi aree verdi europee (a Parigi, ad esempio, c’è ai giardini delle Tuileries, tra Concorde e Louvre).
A destra è stato già piantato parte del verde previsto. Purtroppo nulla il Comune ha potuto per impedire la realizzazione del centro servizi, vicino a via Is Maglias.
Una struttura esteticamente brutta che ha il solo pregio di avere una veranda da cui si gode un panorama mozzafiato. «I lavori che abbiamo eseguito partendo da quelli già realizzati vanno nella logica della riduzione del danno – ha ribadito la Marras – e quelli che faremo non saranno certo così forti». Concetti ribaditi dal sindaco Zedda che ha confermato di voler avviare un confronto con la Regione, «il nostro impegno c’è speriamo che ci sia anche l’interlocutore», per chiedere fondi europei destinati alla realizzazione del parco archeologico.
«Tuvixeddu deve diventare il parco della città: non lo dice questa giunta, ma le decine di migliaia di cagliaritani che nel corso degli ultimi Monumenti Aperti hanno preso d’assalto il Colle».
Dopo quattro ore i cancelli sono stati rinchiusi. Da domani l’impresa riprenderà i lavori, che dovrebbero essere completati entro l’estate. Allora il parco di Tuvixeddu avrà una piccola area sistemata e a verde, con percorsi che faranno vedere le tombe.
Ma già quello spicchio di colle, sistemato e ripulito, fa intravvedere quanta magia, nonostante le brutte che la circondano, l’area a distanza di millenni continua a riverberare sulla città del sole. (g.cen.)