Incentivi de minimis per le imprese che scelgono la città vecchia
Un buon esercizio di democrazia, con qualche scintilla finale. Gli amministratori spiegano lo stato dell'arte, gli abitanti sottolineano ciò che non va e come rimediare. Si applaude, si mugugna, si lascia l'aula per nervosismo, si dissente rumorosamente ma alla fine ciò che conta è che ci si guarda negli occhi e si chiariscono le posizioni. Tema centrale: la Ztl di Villanova, tutti d'accordo che non se ne può fare a meno, tutti in disaccordo sulla formula migliore. Assemblea dalle 18 al salone parrocchiale di San Mauro affollatissimo di uomini, donne, idee, contrasti e novità. Queste ultime prendono la prima parte dell'incontro e si possono riassumere in tre punti: arrivo di un bus che farà nascere la circolare dei quartieri storici, ricollocazione dei parcheggi Apcoa, incentivi per le imprese artigiane che intendono avviare le attività nel quartiere.
RISULTATI ZTL In un'assemblea coordinata dal consigliere comunale Guido Portoghese (presidente della Commissione Urbanistica) e dall'assessore Mauro Coni, la partenza è dell'ingegner Proto Tilocca del Ctm che snocciola i dati comparati del traffico pre Ztl e post Ztl nel rione. «Si è passati da 11.862 accessi giornalieri con la Ztl non attiva, agli 8.805 con la Ztl senza il controllo ai varchi, la cosidetta di pre-esercizio, agli 8.601 della Ztl attuale con i varchi di controllo attivi e le sanzioni automatiche». Chiarito dunque che il passaggio delle auto a Villanova è crollato del 26,34 per cento, in sala i funzionari comunali e dell'azienda di trasporti hanno iniziato a raccogliere le iscrizioni dei cittadini che vogliono intervenire al dibattito. Dato che, se da un lato tutto ciò ha portato benefici evidenti dall'altro, secondo molti residenti, ha creato problemi alla vita quotidiana. A dirla tutta più d'uno considera questa spiegazione di dati una perdita di tempo rispetto alla voglia impellente di dire ciò che non va per il verso giusto. Altri ascoltano attenti.
POCHI SOLDI IN CASSA Il silenzio si fa totale quando la parola spetta al sindaco Massimo Zedda. Qualcuno pensa che la stia prendendo alla lontana quando spiega che prima di essere abitanti di Villanova si è cittadini italiani. In realtà prepara il terreno per dire che le casse comunali risentono di tagli e delle gravi limitazioni imposte dal Patto di stabilità. In sostanza tutto quello che si sta facendo si fa con «grandi sacrifici e poche risorse».
IL NUOVO BUS Primo passo, dice Zedda: «Un bus che colleghi i quartieri storici fra loro e soprattutto non isoli Villanova». E allora ecco la nuova Linea 7. Tempi di percorrenza del tragitto: 30 minuti. Frequenza: 30 minuti. Vetture da 30 posti. Quante? «Una». E qui la platea rumoreggia e ridacchia ma per poco, il tempo che il direttore del Ctm Ezio Castagna faccia suo il microfono: «Vi giuro che ne metteremo a correre due di autobus. Giuro. Intanto però datemi la soddisfazione di riempirmi il primo». Giù applausi di chi prende i pullman e sa quanto poco affezionati sono i cagliaritani ai trasporti pubblici. Tempi di partenza del servizio? «Un mese», dice Zedda. Prima però serve l'ok della Regione, «nessun problema», prosegue Castagna, della Motorizzazione: «Spetta a loro decidere dove vanno le paline delle fermate». E sarà necessario cambiare il senso di via Tempio.
PARCHEGGI Punto dolente, i posteggi. Il sindaco promette di acquisire almeno 100 nuovi spazi dalla struttura Apcoa di viale Regina Elena e una trentina da quelli, sempre nella stessa via, all'aperto. La platea in parte si sente soddisfatta, in parte non tanto perché il problema è anche legato ai costi che ogni famiglia dovrà affrontare.
INCENTIVI Uno dei crucci principali è lo spopolamento del quartiere. Qui il sindaco Zedda rivela un'altra novità: «Abbiamo messo a correre tre milioni e mezzo di euro, de minimis, a favore delle piccole imprese e degli artigiani. Verrà data premialità nel bando a chi creerà la propria attività proprio a Villanova e Castello».
VIGILI DI QUARTIERE Servirebbero fiumi di inchiostro per raccontare i commenti a lato di ogni dichiarazione ufficiale degli amministratori, di ogni intervento dei cittadini. Soprattutto quando è la volta dei vigili di quartiere che spiegano «all'inizio abbiamo adottato un sistema di prevenzione. Poi negli ultimi giorni siamo passati alle multe. Trenta verbali in una notte». Perché, dicono tanti abitanti, «noi seguiamo le regole, ma c'è chi se ne frega. Chi entra dai varchi contro mano. Chi ancora parcheggia sotto casa». Mentre certi genitori coscienziosi, come Alberto Saviano, pur di non infrangere le regole, con sacrificio vanno a recuperare agli ingressi del quartiere la notte i giovani figli.