Passeggiata cicloculturale sino alla necropoli
di
Jacopo Norfo
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Domenica 27 Gennaio 2013 | 17:30
Centinaia di cagliaritani in fila per visitare il parco a metà. Quello che sarà, quello che potrebbe essere, quello che vedrà la luce in primavera ma si sa già che per Cagliari sarà l’ennesima incompiuta. Tuvixeddu diventa un altro scenario della sfida elettorale infinita, dello scontro tra Comune e Regione che tiene banco anche sul Poetto e sul Lirico. Quella di oggi doveva essere una giornata di festa, con la manifestazione di Legambiente. Lo è stata soprattutto per i tantissimi visitatori e per gli appassionati di Città Cicilabile, che hanno portato le bici a ridosso della necropoli dopo un affascinante percorso cittadino che ha collegato vari sentieri. In una pedalata ciclo culturale importante, che Francesco Sanna del Pd e Luciano Uras di Sel hanno invece trasformato in una passerella elettorale. C’era anche il sindaco Massimo Zedda, protagonista di un improvvisato comizio all’ingresso di Tuvixeddu: il sindaco si è fermato a spiegare ai cagliaritani che ad aprile dovrebbe essere pronta l’apertura del parco archeologico, e che presto il nuovo piano urbanistico passerà al vaglio del consiglio comunale per essere adeguato finalmente al Ppr. Più preoccupante invece l’allarme lanciato dall’assessore ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras, che ha ricordato la mancanza di finanziamenti necessari a dotare il nuovo parco di Tuvixeddu dei servizi necessari. I soldi infatti sono già finiti, il Comune ha chiesto altri 4 milioni alla Regione ma questi finanziamenti sono lettera morta. Quindi il Comune potrà aprire la nuova area da via Falzarego al centro della necropoli, ma in mezzo servirebbero tutti i percorsi organizzati. E di milioni ne occorrerebbero quasi cento, in base a quella proposta di legge sinora inascoltata presentata dal centrosinistra in consiglio regionale assieme a Legambiente. Quindi cosa può accadere? Vincenzo Tiana, segretario regionale di Legambiente, ha lanciato l’allarme: gli ambientalisti temono un braccio di ferro tra Comune e Regione che lasci Tuvixeddu praticamente com’è oggi, semi abbandonato. E sarebbe un vero peccato dopo le sentenze che hanno fermato l’avanzata del cemento.