Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La ztl a Villanova: «Privati dei servizi più elementari»

Fonte: L'Unione Sarda
28 gennaio 2013


I residenti rilanciano la protesta
 

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Il quartiere chiuso a chiave da nove mesi non convince ancora i residenti. I divieti imposti dall'occhio elettronico fermano le auto ma non i malumori. «È diventato un problema anche farci portare la bombola del gas a casa», accusa Giuseppe Vacca, residente e membro di “Abitanti di Villanova”, il comitato di quartiere nato spontaneamente tre anni fa.
Le rivendicazioni sono tante: «Mancano i servizi, l'amministrazione ha eliminato le auto ma ancora non ha provveduto a organizzare un sistema di trasporto pubblico nel quartiere», spiega Vacca. Il libro nero è grosso: «Il servizio sms, approvato mesi fa dal Consiglio comunale, non è mai stato attivato». La protesta è unanime: «Con il messaggino telefonico si potrebbe assicurare il diritto al passaggio a un non residente nei casi importanti, questo consentirebbe a noi abitanti di avere meno difficoltà operative», fa notare Pia Brancadori, anche lei rappresentante del comitato. Nel mirino finiscono anche i parcheggi: «Attualmente possedere un'auto per un abitante del quartiere equivale a pagare 660 euro all'anno». È il costo dei posteggi Apcoa che in parte il Comune ha destinato ai residenti di Villanova. La soluzione non sembra accontentarli: «È una tassa implicita».
Le proteste viaggiano anche su Facebook: «Scusate, qualcuno mi sa dire come riuscire ad avere a casa la bombola del gas in modalità vivibile/sostenibile?», è la domanda sarcastica sul social network. «Sta diventando un vero problema da “economia di guerra”: orari impossibili a causa degli orari della Ztl e della pedonalizzazione totale», si lamenta la Brancadori. Così capita che le consegne si affidino alla pura discrezionalità del fattorino. «Alcuni di noi sono costretti ad andare a prenderla di persona, altri vanno con il carrello in via Abba per poi raggiungere via San Giacomo in coprifuoco». Poi la stoccata finale: «Almeno il gas per la sopravvivenza quotidiana ci è concesso?».
Le richieste sono tante: il controllo in uscita («la gente continua a entrare in contromano fregandosene dei divieti»), un regolamento per la zona pedonale («inutile ci sia solo quello per la Ztl»), e fatti concreti («di parole ne abbiamo sentite tante, la situazione è identica a due anni fa»). Intanto l'amministrazione comunale lunedì incontrerà i residenti.
Sara Marci
Decreto del Presidente del Tribunale di Cagliari n°28 del 17.08.200