Rassegna Stampa

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Sant’Efisio ultra low cost. La Regione blocca i fondi. Sagra sempre più spartana

Fonte: web cagliaripad.it
24 gennaio 2013

23 Gennaio 2013 ore 11:45
 

L’annuncio dell’assessore al Turismo Argiolas. In cassa il tesoretto a disposizione è di 250 mila euro, lo scorso anno fu di 370 mila. Addio alle tribune in piazza del Carmine e meno gruppi in costume
Autore: Andrea Deidda

 

Sant’Efisio ultra low cost? Quasi sicuramente. Il Comune ancora una volta fa i conti con le ristrettezze della crisi economica ma questa volta anche con la Regione che ha sospeso il termine delle richiesta di contributi per i grandi eventi.

Il santo passerà anche quest’anno il primo maggio e i festeggiamenti ci saranno, questa è l’unica certezza. La nota dolente invece riguarda ancora una volta i soldi a disposizione: la scorsa edizione, passata come la prima “low cost”, costò circa 400 mila euro con un contributo da parte della Regione pari a 237 mila euro. Ecco la prima grana: “La legge regionale sui contributi per i grandi eventi è ancora ferma ancora alle linee guida” questo l’allarme lanciato stamane dall’assessore al Turismo, Barbara Argiolas, durante la seduta della commissione al Turismo.

Infatti con un avviso dello scorso 19 ottobre la Direzione generale dell’assessorato regionale al Turismo ha deciso di “sospendere il termine di presentazione delle istanze di contributo già fissato per il 31 ottobre” che rientrano nella legge 7 del 1955 ovvero quella che fa riferimento alle manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico. “La Regione - afferma Argiolas - ha sospeso la pratiche dicendo che occorre rivedere i criteri”.

Stando così le cose dal Comune si cerca di correre ai ripari: “Non avendo certezze stiamo valutando dove fare ulteriori tagli senza andare ad inficiare la manifestazione anche perché l'anno scorso Sant'Efisio era già ridotto all'osso con un budget di 370 mila euro”. Il tentativo non troppo velato è quello di riuscire a organizzare l’evento con 250 mila euro e per riuscirci una delle ipotesi sul tavolo è quelle di eliminare le tribune da piazza del Carmine, che nel 2012 hanno comportato una perdita secca di 40 mila euro per Palazzo Bacaredda tra gara d’appalto e ribasso d’asta. Allo stesso tempo verrebbe rinforzata la tribuna centrale di via Roma. Un’altra ipotesi prevede che quest’anno a sfilare siano non i singoli gruppi bensì i Comuni che possono racchiudere al loro interno diversi gruppi. Anche in questo caso si potrebbe risparmiare: “Potremmo pensare - rilancia il presidente della commissione, Raimondo Perra(Psi) - di chiedere ai Comuni partecipanti, magari a quelli più grandi, di contribuire nei rimborsi ai gruppi per le spese sostenute”.

Dunque si lavora a tagliare il superfluo, se ancora ce ne fosse, e ottimizzare al meglio le poche risorse. Tuttavia si cercherà di curare la parte estetica e infatti la direzione tecnica e artistica della processione dei costumi tradizionali, cavalieri e traccas è stata affidata alla ditta di Ottavio Nieddu per un totale di 31 mila 823 euro.