Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Francesco Masala e il sogno di un museo

Fonte: L'Unione Sarda
23 gennaio 2013


IL CASO. Cinque anni fa moriva il grande poeta. «La Regione lo ignora»


Non è mai stato un personaggio simpatico, Francesco Masala. Di sicuro è stato un grande poeta e uno dei più importanti intellettuali sardi, tra più tradotti al mondo dopo Grazia Deledda, Sebastiano Satta e Antonio Gramsci. È morto il 23 gennaio del 2007, cinque anni fa. La sua famiglia, la moglie Brunella, i figli Marina, Elio e Ugo, molti scrittori sardi che ne riconoscono l'elevato spessore e ne vogliono preservare la memoria e l'immenso patrimonio di opere, hanno creato una fondazione che porta il suo nome. Ed hanno avuto un'idea: creare un museo multimediale della poesia in lingua sarda nella sua casa natale, a Nughedu San Nicolò. Il progetto di ristrutturazione dell'immobile è stato predisposto da Olindo Merone, l'allestimento multimediale da Francesco Casu. Due autorità nei rispettivi campi. Il Comune del Sassarese ha accolto l'idea con entusiasmo e, cogliendo l'opportunità di alcuni bandi regionali per iniziative specifiche, ha presentato varie richieste di finanziamento nel corso degli anni, la prima quattro anni fa. Senza successo. «Eppure sono state finanziate la fondazione Andrea Parodi, quella che porta il nome di Salvatore Cambosu e altre», rileva un amareggiato Ugo Masala. «Ci dicono che non ci sono fondi», aggiunge. Possibile che per “Cicito”, una delle colonne della cultura sarda, le porte siano sempre chiuse?
Ora la fondazione chiede un supporto al Comune di Cagliari, dove l'autore di “Quelli dalle labbra bianche” ha vissuto per sessant'anni. «Ci supportino, ci aiutino a realizzare il nostro sogno». Per acquistare l'immobile e realizzare il museo servirebbero 500 mila euro, «ma potremmo accontentarci della metà». (f.ma.)