Rassegna Stampa

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Tares: salasso per i cagliaritani. Costerà 11 milioni in più rispetto alla vecchia Tarsu

Fonte: web cagliaripad.it
23 gennaio 2013

La prima rata della tassa per i rifiuti si pagherà a Luglio e sarà una mazzata per i cittadini. Il Comune giustifica l’aumento con i tagli ai trasferimenti dallo Stato imposti dalla Spending review
Autore: Andrea Deidda

 

La scure della spending review sul comune di Cagliari. Nel 2013 lo Stato taglierà al capoluogo oltre dieci milioni di euro di finanziamenti. E per i cittadini arriva il salasso Tares: dalle tasche dei cagliaritani usciranno 11 milioni di euro.
Un altro anno da incubo per i Comuni italiani: la legge sulla spending review si abbatterà sugli enti locali con un taglio complessivo di 2 miliardi di euro. I mancati trasferimenti del Governo saranno quadruplicati rispetto ai 500 milioni del 2012 e a livello locale per Palazzo Bacaredda la manovra si tradurrà in un taglio di circa 10 milioni di euro. Sono queste le previsioni annunciate in Consiglio comunale dall’esperto di finanza locale Maurizio Delfino, che ha illustrato la situazione dei Comuni italiani alla luce della legge di stabilità 2013: “Nel 2012 avete subito un taglio di oltre 2 milioni di euro, nel 2013 le risorse in meno ammonteranno a circa 10 milioni perchè i trasferimenti erariali verranno ridotti. Questo è il vero serio problema che affronterete”. Quello di cui parla Delfino è un “taglio secco” da parte dello Stato sui trasferimenti statali che nell’anno appena trascorso sono stati pari a 21,5 milioni.
Lo scenario per il Comune non è positivo, ma per i cittadini si preannuncia peggiore. Tra le tante tasse da pagare sparirà la Tarsu, riguardante i rifiuti, e arriverà Tares che si presenta come un vero e proprio salasso per il portafogli dei cagliaritani: “Per disposizioni di legge pagheranno maggiormente il servizio di trasporto e raccolta rifiuti - prosegue Delfino - si tratta di circa 11 milioni in più rispetto alla Tarsu”. Tuttavia non subito perché la prima rata dovrebbe arrivare a luglio, mentre quelle restanti saranno decise dal Consiglio comunale.
Per far fronte ai drastici tagli governativi e rimpinguare le casse comunali, all’amministrazione si presentano diverse strade che tuttavia potrebbero andare a pesare sulle spalle dei contribuenti: “A disposizione ci sono sette imposte. Potrebbero essere valutati aumenti sull’Imu, su una quota della Tares, ma è possibile anche ragionare sulla suddivisione in scaglioni di reddito dell’addizionale comunale Irpef. Queste sono le imposte che danno più gettito - afferma Delfino che conclude- poi c’è l’imposta di soggiorno che può essere applicata a chi alloggia in alberghi e strutture ricettive e il canone Tosap. Infine il settimo tributo è l’imposta di scopo ovvero una maggiorazione all’Imu collegata a un servizio aggiuntivo che si offre”.

Il primo cittadino, Massimo Zedda, è intervenuto per placare gli allarmismi sulla Tares: “Gli undici milioni di euro rappresentano una previsione, nessuno ci vieta di fare un bando per la raccolta differenziata in modo da abbassare la cifra. Possiamo ragionare nel complessivo dei sette tributi di competenza comunale in modo che la tassazione non aumenti ma nel caso diminuisca”. Anche sull’Imu potrebbe esserci uno sconto: “Cagliari ha fatto le previsioni in base ai dati comunali e non a quelli del Governo come invece hanno fatto altri comuni. Per questo le nostre ipotesi di bilancio ci danno la possibilità di ridurre l’Imu” ha concluso Zedda