Fondi dalla Regione
di Maurizio Bistrusso| Lunedì 21 Gennaio 2013 | 13:45“
In un momento caldo per lo scenario politico, noi continuiamo a parlare solo di Sardegna e lo facciamo con un tema che coinvolge i giovani e le amministrazioni locali di tutta l’Isola con una programmazione di interventi sull’impiantistica sportiva.” Lo ha detto il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel corso della presentazione del programma di interventi sull’impiantistica sportiva in Sardegna con l’utilizzo delle risorse residue del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013.
“ Sarebbe forse il caso di parlare di “cultura sportiva” perché è vero che facciamo riferimento ad un attività fisica, ma lo sport è anche salute, educazione, senso di appartenenza, sana aggregazione intorno a valori positivi. “
“Si usa dire che lo sport tenga i ragazzi lontano dalla strada. Credo che faccia molto di più e che li metta sulla strada giusta. Ecco perché deve essere un parte importante del nostro modo di “pensare la comunità”.
Quella che presentiamo oggi è un’azione che interviene capillarmente nel territorio e che parte proprio dal contributo dei Comuni e delle Province, che hanno segnalato le priorità sulle quali intervenire. Ed è questo un altro cardine dell’azione politica: il pieno coinvolgimento della comunità sarda nel momento in cui si formano le decisioni e non solo nella fase attuativa delle stesse.” . Con l’approvazione di una apposita Delibera la Giunta Regionale ha concluso la programmazione degli interventi relativi agli impianti sportivi, già avviata alla fine del 2011.
Si è così proceduto, con il pieno coinvolgimento delle Provincie, dell’Unione dei Comuni e delle Comunità Montane e dei privati, alla raccolta delle diverse istanze dei territori, nelle forme di rito (bandi pubblici),avendo riguardo alle priorità.
In totale sono stati destinati alla riqualificazione ed al completamento degli impianti sportivi, 51 milioni di euro. Circa 10 milioni previsti dalla legge finanziaria del 2011, di cui 3 destinati a privati e 7 per 44 interventi nei comuni. Altri 21 milioni sono stati destinati ai palazzetti dello sport di Nuoro (9 milioni), Oristano (6 milioni) e Cagliari (anche se ha riprogrammato gli interventi). Altri 20 milioni di Fondi per le aree sottosviluppate sono stati destinati agli impianti sportivi di oltre 120 comuni di tutta la Sardegna.
L'assessore regionale dello Sport Sergio Milia ha poi citato alcuni degli interventi più importanti, tra cui quelli per gli stadi di Nuoro e Sassari, gli impianti di tennis a Cagliari, con la copertura dei campi di Monte Urpinu, adattandoli così alle grandi manifestazioni internazionali e Arzachena. I palazzetti dello sport a Oristano e ancora a Nuoro. Milia ha si è soffermato sull'autodromo di Mores che potrà ospitare qualsiasi manifestazione motoristica, compreso un gran premio automobilistico di Formula 1".
Con i fondi Fas, sono 26 interventi nella Provincia di Cagliari, 12 nel Sulcis-Iglesiente, 13 nel Medio Campidano, 17 nel Nuorese, 8 in Ogliastra, 15 nell'Oristanese, 13 nella provincia di Olbia-Tempio e 16 nel Sassarese.
“ Quando si ha la buona volontà – ha sottolineato ancora Milia – si ottengono ottimi risultati. Noi siamo per la politica del fare e questo, crediamo sia un segnale forte. Le risorse raggiungeranno ogni zona dell'isola e coinvolgeranno tutte le discipline sportive.”
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente regionale del Coni, Gianfranco Fara che ha ringraziato il presidente Cappellacci e l’assessore Milia per la grande attenzione e le ingenti risorse finanziarie messe in campo per lo sport in Sardegna.
La Regione ha effettuato, in collaborazione con il Comitato Regionale del CONI, il monitoraggio degli impianti sportivi esistenti nel territorio regionale col fine di conoscere la consistenza del patrimonio di impianti sportivi, le attività praticabili, i modelli gestionali, lo stato di conservazione e la necessità di eventuali interventi. I risultati del censimento rappresenteranno per la Regione, una base conoscitiva importante che ha orientato la programmazione regionale in base alle problematiche e alle specificità del territorio.