Rassegna Stampa

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Campi da tennis coperti a Monte Urpinu e la Formula 1 a Mores. Stoccata di Cappellacci al Comune

Fonte: web cagliaripad.it
22 gennaio 2013

In arrivo 20 milioni di euro per gli impianti sportivi dell’Isola. Il governatore contro la scelta della giunta Zedda di rinunciare al nuovo palazzetto dello sport
Autore: Martina Marras,
redazione@cagliaripad.it

 

Ampliamento del “Tennis club” di Monte Urpinu, con la realizzazione di campi coperti che consentiranno di ospitare anche tornei e gare internazionali. Verrà ampliato, inoltre, l’impianto di arrampicata di Baunei e si realizzeranno campi di tiro al volo (Settimo S.Pietro) e volo sportivo (Bortigali, Perdasdefogu). Inoltre, fra le altre strutture che verranno messe a punto anche l’autodromo di Mores, fiore all’occhiello del progetto: l’autodromo, una volta ultimati i lavori, avrà le carte in regola anche per ospitare la Formula 1. “In seguito agli interventi previsti – ha spiegato  l’assessore regionale allo Sport e spettacolo, Sergio Milia - la struttura potrà ospitare eventi motoristici di qualsiasi livello”.

Questi i progetti che vedranno la luce grazie ai 20 milioni di euro in arrivo per gli impianti sportivi dell’Isola. Lo hanno annunciano in una conferenza stampa il presidente Cappellacci e l’assessore competente, Milia, insieme al presidente del Coni, Gianfranco Fara. I 20 milioni Fsc (Fondo di sviluppo e coesione) vanno ad aggiungersi 10 milioni stanziati dalla Regione nel bilancio 2011, più altri 21 milioni – già stanziati nel 2007, ma recuperati lo scorso anno – per la costruzione di tre palazzetti dello sport (Oristano, Nuoro e Cagliari).

Cagliari ha tuttavia da tempo annunciato che rinuncerà al suo palazzetto, e il Governatore non ha nascosto il proprio disappunto per la scelta. I fondi destinati originariamente alla costruzione della nuova struttura (6 milioni di euro) sono stati infatti rimodulati per il polo sportivo di via Rockfeller e altri impianti nei quartieri della città.

“I fondi dovrebbero essere utilizzati per costruire strutture ex novo – ha sottolineato Cappellacci – Cagliari li ha interpretati come la legna per fare il fuoco durante l’inverno, ma è chiaro che una volta esaurita non ci sarà più possibilità di scaldarsi”. Il Presidente ha poi precisato in maniera più chiara che “la Regione avrebbe preferito che si investissero fondi straordinari per la realizzazione di nuovi impianti, e non per fare manutenzione ordinaria di strutture già esistenti”. “Bisogna tener presente – gli ha fatto eco Fara – che il palazzetto dello sport di Cagliari risale al 1969. Si tratta di una struttura vecchia, non più a norma, che penalizza la città: non si possono ospitare le competizioni”.