Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tre sovrintendenti e tre anni di guerre e scontri sindacali

Fonte: L'Unione Sarda
21 gennaio 2013


RETROSCENA. Teatro nel caos


Sarà anche la «più grande industria culturale della Sardegna», come viene definito sia a destra che a sinistra il Lirico. Di sicuro è un'industria in crisi, a tratti profonda, da quasi cinque anni: sommersa dai debiti - oltre 25 milioni - evidenziati nel bilancio del 2009, quando sono cominciate le polemiche sulla guida del teatro di via Sant'Alenixedda.
Allora sulla poltrona più importante c'era Maurizio Pietrantonio, mentre il suo braccio destro («la segretaria», precisavano velenosi nei mesi scorsi i sindacati) era l'attuale soprintendente Marcella Crivellenti. Partono da qui le radici di uno scontro tra i rappresentanti dei lavoratori e i vertici della Fondazione, che hanno portato prima alla sostituzione di Pietrantonio, poi a quella del suo successore Gennaro Di Benedetto (anche lui contestatissimo), durato poco più di un anno.
GLI SCIOPERI In mezzo ci sono scioperi clamorosi, spettacoli interrotti dalle proteste dei dipendenti e occupazioni del teatro, per arrivare fino alla guerra legale sulla nomina della manager barese sfociata in una indagine della Procura della Repubblica per falso e abuso d'ufficio. Insomma, quel «clima di fortissimo scontro» di cui parla Di Benedetto nella relazione che accompagna il bilancio 2011, sembra quasi riduttivo.
STIPENDIO Lunedì prossimo il consiglio di amministrazione si potrebbe riunire nuovamente: giovedì, proprio mentre si stava diffondendo la notizia dell'iscrizione del sindaco Massimo Zedda nel registro degli indagati, i componenti del Cda hanno ricevuto una telefonata dalla segreteria del teatro, a cui però non è seguita nessuna convocazione ufficiale. Dunque è ancora impossibile sapere quali argomenti siano stati inseriti all'ordine del giorno della riunione, che si annuncia cruciale. Forse i consiglieri vedranno per la prima volta il contratto che lega Marcella Crivellenti alla Fondazione: lo stipendio sarà di 120mila euro all'anno, lo stesso del direttore generale del Comune. Il pagamento dovrebbe decorrere da dicembre in poi, anche se nei giorni scorsi questo dettaglio è stato al centro di un piccolo mistero.
LE LETTERE Il soprintendente ha inviato due lettere di accettazione della nomina frutto della travagliata riunione del Cda del primo ottobre. Nel primo documento (del 19 dicembre) la Crivellenti accetta l'incarico «conferitomi come da deliberazione del consiglio d'amministrazione del 18 dicembre». Il giorno dopo in teatro arriva un'altra lettera: la data della nomina diventa quella del «1 ottobre». Un cambio che il soprintendente definisce a un «mero errore materiale», che però in via Sant'Alenixedda ha fatto sorgere un dubbio: lo stipendio verrà pagato a partire da ottobre o da dicembre? Gli uffici avrebbero chiarito l'equivoco, ma il giallo si somma a quello delle cinque versioni del verbale di nomina, su cui ora indaga la magistratura.
Michele Ruffi