Rischio voragini
di Redazione Casteddu Online
Giovedì 17 Gennaio 2013 | 12:25
Qui è dal 2008, dalla apertura della voragine di via Peschiera, che il quartiere attende di vedere la messa in sicurezza delle strade. Ma gli smottamenti e gli ordini di evacuazione non sono bastati ad attuare quell’Accordo di Programma di due milioni di euro tra Ministero Ambiente e Regione Sardegna, preceduto peraltro da una dichiarazione di urgenza dell’allora Commissario straordinario Bertolaso, nella lettera inviataci tra anni fa.
Nel progetto preliminare di messa in sicurezza è inserito lo snodo di Piazza d’armi. E gli ulteriori carotaggi, ancora in corso, sono finalizzati ad acquisire gli elementi per addivenire al progetto definitivo.
Ma il Comitato dei residenti si chiede come mai le vie interne - sin dall’origine in seno alla perimetrazione dell’area dichiarata a rischio sinkhole, al contrario di piazza d’armi - non siano ancora state inserite nel progetto attuale di messa in sicurezza.
Eppure è proprio nelle vie interne che si continua a convivere (male) con i transennamenti, i limiti al transito ed al parcheggio, l’inaccessibilità nei passi carrabili, l’assenza di raccolta differenziata dei rifiuti, l’assenza di manutenzione del costone a rischio incendi per le abitazioni, l’assenza di igiene e la collaterale presenza di ratti, con contorno di buche, fratture e avvallamenti in strade e marciapiedi.
Neanche le cadute invalidanti dei residenti servono a smuovere la coscienza di chi si cela dietro ad altrui responsabilità. E neanche il patto di stabilità giustifica tempi di attesa così lunghi.
Il quartiere da Piazza d’armi a Tuvumannu è inoltre a valenza paesaggistica e parte integrante del compendio che assieme a Tuvixeddu è destinato al recupero e valorizzazione. Ciò che costituisce un progetto da tempo disegnato ed auspicato, di valenza regionale e con implicazioni economico-europee ed internazionali.
Se la vita umana non è salvaguardata con la messa in sicurezza, nessuna valorizzazione paesaggistica potrà avere seguito, nessuna integrazione tra territorio-ambiente-cultura potrà aver luogo.
E non è con le omissioni degli interventi già disegnati che si potrà arrivare ad una “ Cagliari, città turistica”.
Anche i residenti del quartiere sopportano l’aggravio di imposte e tasse, al pari dei cittadini che godono di servizi garantiti e strade sicure. Ma nonostante il sacrificio imposto ai cittadini, di riscontro non vi è una corrispondente risposta ai bisogni espressi, neanche col conforto di un Accordo di programma, sinora disatteso.
In un periodo di scadenza elettorale, è difficile chiedere la fiducia ai cittadini che si sentono traditi.
Le risposte da dare sono urgenti, ed il progetto deve avere contenuti concreti di fattibilità e cantierabilità, nel più breve tempo possibile.
Patrizia Tramaloni
Portavoce Comitato di quartiere di Via Peschiera
“Piazza d’armi e vie limitrofe” di Cagliari