Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La rinascita di Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
18 gennaio 2013

 


Arrivano i soldi del “Piano Città”: previsti interventi anche nello stadio
 

Undici milioni dal Governo per rifare il quartiere
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Arrivano undici milioni dal Governo per la riqualificazione di Sant'Elia. È stato approvato infatti il progetto presentato dalla Giunta comunale per il “Piano Città”, fondi del Ministero delle Infrastrutture per migliorare sia dal punto di vista ambientale che infrastrutturale le aree urbane degradate.
 

GLI OBIETTIVI La proposta del Comune, è scritto nel sito internet del Ministero, ha come obiettivo quello di «valorizzare il quartiere Sant'Elia con interventi di riqualificazione del fronte mare, affinché possano coesistere attività legate alla nautica, alla cantieristica e alla pesca, attività commerciali, turistiche, culturali e sportive».
LE OPERE PREVISTE Tante le opere interessate ai lavori di riqualificazione. Fra tutte spicca lo stadio, una volta il tempio del Cagliari Calcio, ora in stato d'abbandono dopo la decisione della società rossoblù di trasferirsi nell'impianto di Is Arenas, a Quartu. Ma non finisce qua, perché tra gli interventi c'è anche la riqualificazione del padiglione “Nervi” («da utilizzare a fini culturali, è riportato nel progetto») e il suo collegamento con il lungomare. E poi ancora il completamento dell'Arena Concerti, la realizzazione di “canali navigabili”, gli scavi archeologici e la valorizzazione del capo di Sant'Elia. E c'è spazio anche per il completamento del Borgo Vecchio.
 

I NUMERI DEL PIANO Un'apposita “cabina di regia” (comprendente esponenti dei diversi ministeri interessati, oltre che della conferenza delle Regioni, dell'Anci, dell'Agenzia del Demanio e della Cassa depositi e prestiti) ha classificato, istruito e valutato tutte le proposte pervenute da tutta Italia. Ventotto quelle approvate su 457 (di cui otto dalla Sardegna). Tutti i piani avevano un filo conduttore: la rigenerazione urbana di una determinata area comunale. Molteplici i criteri utilizzati per selezionare i progetti più “idonei”: la cantierabilità degli interventi, la riduzione dei fenomeni di tensione abitativa, di marginalizzazione e degrado sociale e il miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale e di quello ambientale. Poi ancora la capacità e la modalità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati, oltre al miglioramento della dotazione infrastrutturale, anche con riferimento all'efficientamento dei sistemi del trasporto urbano.
 

I PROSSIMI PASSI Dopo l'approvazione dei piani presentati dai Comuni e l'assegnazione dei finanziamenti, il prossimo passo sarà la stipula dei contratti di valorizzazione urbana. Seguirà il monitoraggio dell'avanzamento dei progetti finanziati. Insomma, una volta ricevuti i soldi, l'amministrazione non potrà perdere tempo: i lavori dovranno partire il prima possibile.
Piercarlo Cicero