Lirico, nota dei dissidenti
CAGLIARI. Marcella Crivellenti è stata convocata d’urgenza a Roma, dalla direzione generale del ministero dei Beni Culturali, ma ha declinato l’invito: lo stato di gravidanza le impedisce di viaggiare. Dalla Capitale continuano ad arrivare voci sul commissariamento del teatro lirico, dato per imminente. Poi una novità, che proprio nuova non è: i verbali delle sedute di Cda del primo e del 15 ottobre trasmessi al ministero dei Beni culturali non corrispondono alla realtà. A sostenerlo sono i tre consiglieri Gualtiero Cualbu, Maurizio Porcelli e Giovanni Follesa in una lettera inviata al ministro Lorenzo Ornaghi e ai vertici della Regione dove confermano i sospetti di anomalìe nella procedura di nomina dela Crivellenti a sovrintendente del lirico. I documenti allegati tolgono qualsiasi dubbio: dietro l’ingresso della candidata di Massimo Zedda al Lirico c’è una sequenza di passaggi poco chiari, compresa un’incredibile nota con la quale la stessa Crivellenti comunica di aver assunto la carica il 18 dicembre 2012 e poi si corregge con un’altra nota, indicando il primo ottobre. Uno strrano lapsus. Nel frattempo il sindaco l’aveva presentata alla stampa come la nuova sovrintendente, malgrado dai verbali e soprattutto da una nota di Cualbu emerga il dissenso di buona parte del consiglio e il mancato esame dei 44 curricula di candidati qualificati arrivati alla Fondazione. Stando alla nota - che presto sarà consegnata al pm Giangiacomo Pilia, che indaga per abuso d’ufficio e falso - la nomina non è valida perché manca l’approvazione dei verbali “incriminati”, non c’è la presa d’atto delle dimissioni di Serci e Contu, non risulta l’insediamento del consigliere Cabras. Risulta invece che i due verbali sono stati trasmessi dagli uffici del teatro al ministero, al contrario di quanto Zedda ha spiegato in consiglio comunale. E sono proprio quelli che il direttore generale Salvatore Nastasi ha dichiarato irricevibili. (m.l)