Sarà possibile “barattare” sul web il proprio alloggio popolare con un altro
CAGLIARI. Una casa comunale in centro, ma senza ascensore. In cambio di un alloggio in un'altra zona, ma senza la necessità (che a volte a una certa età può diventare un incubo) di dover salite le scale. O ancora: tu mi dai la casa in via Gianturco, magari piccola ma a un passo dai figli. E io ti do l'appartamento di Sant'Elia, piú adatto per dimensioni a mamma, papà e due bambini. Lo scambio alla pari presto si potrà fare grazie a un sito internet con il marchio del Comune e forse anche di Area, l'agenzia regionale. Il nuovo punto di incontro telematico tra gli inquilini delle case popolari nascerà grazie al sí della commissione comunale Mobilitá. «Le richieste da parte degli inquilini – spiega la presidente della commissione Marisa Depau – di cambiare alloggio ci sono. E sono tante per i piú svariati motivi. Ma ci sono anche difficoltà a far incontrare le richieste. Attraverso internet é più facile: in tempi rapidissimi si può arrivare a una soluzione consensuale, tra l'altro già prevista dalle normative». Un problema non da poco che riguarda una bella fetta della città: gli alloggi popolari sono circa ottomila con una stima di circa trentamila inquilini. Un'altra proposta in ballo: "Utilizzare- spiega Depau- il nostro patrimonio immobiliare non utilizzato modellandolo sulle esigenze degli inquilini. Penso anche agli anziani e a edifici, ad esempio c'è uno stabile vuoto in via Bacaredda, con servizi come ad esempio una lavanderia al piano terra, a portata di mano". (s.a.)