L'appello dei sindacati
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«Urge un intervento improcrastinabile e risolutivo da parte del Ministero per i beni e le attività culturali». Tradotto: commissariate subito il Teatro Lirico. È quanto hanno chiesto i sindacati subito dopo aver appreso la notizia dell'apertura di un fascicolo a carico del sindaco Zedda. Ma già dalla mattina, mentre in Procura andavano avanti gli interrogatori sulla nomina di Marcella Crivellenti, i rappresentanti dei lavoratori avevano denunciato un presunto declino della sovrintendente all'invito arrivato dal ministero (Mibac).
«Da Roma martedì è arrivata la richiesta di un incontro con carattere d'urgenza che si doveva tenere mercoledì, ma la signora Crivellenti ha declinato l'invito», è l'affondo di Massimiliano Cecalotti a nome dell'intera Rsu. I sindacati ricordano inoltre che dopo una settimana non è stata ancora smentita la lettera inviata dal ministero in cui si diceva che i documenti inviati da Cagliari erano «irricevibili» e dunque la nomina non era valida (Zedda intervenne dicendo che dal Teatro non erano mai stati spediti i documenti). «Nonostante questo la Crivellenti sta firmando atti e prendendo decisioni».
La bordata segue quella dei tre consiglieri “dissidenti” dalla linea Zedda: Maurizio Porcelli, Gualtiero Cualbu e Stefano Follesa, che lunedì hanno inviato una lettera al Mibac per denunciare «l'irregolarità assoluta della procedura seguita il primo ottobre (quella per la nomina di Marcella Crivellenti) e chiedendo conseguentemente che, annullato il verbale e la delibera, si potesse riprendere la proceduta indicata dalla manifestazione d'interesse pubblica indetta dalla Fondazione». Nella lettera i tre inoltre rimarcano come «abbiano ricevuto 5 versioni differenti di verbale» del 1° ottobre e negano che siano mai stati valutati gli altri curricula arrivati per la manifestazione di interesse e altre anomalie procedurali. Per queste ragioni chiedono al Mibac «che si individui la migliore soluzione per la salvaguardia e la difesa degli interessi della Fondazione e dei lavoratori del Teatro».
Mario Gottardi