Rassegna Stampa

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Zedda ai ricciai: "Se usano violenza farò chiudere i gazebo di Su Siccu"

Fonte: web Castedduonline.it
17 gennaio 2013

Bagarre in aula


di  Jacopo Norfo

Mercoledì 16 Gennaio 2013 | 18:30

Il sindaco Zedda avverte i ricciai: in caso di altre manifestazioni di protesta con la violenza, tutte le autorizzazioni saranno cancellate. Il dibattito era iniziato con il duro attacco di Marisa Depau di Sel. E l'assessore Argiolas ribatte: regole igieniche e sanitarie non rispettate a Su Siccu, dove i ricci vengono venduti sotto taglia.  "Questo è un consiglio comunale di perbenisti e di moralisti, che parlano solo con la pancia piena- dice Marisa Depau- qui c'è tanta gente che muore di fame e che si "aggiusta" anche lavorando in nero, e dobbiamo tutelare anche queste persone. Persone che a 40 anni diventano scheletri e robot umani. Non riesco a capire come mai circa 80 persone delle forze dell'ordine siano andate a Su Siccu per controllare 6 persone che lavoravano onestamente. E invece non vanno a vedere lo spaccio della droga nei quartieri popolari. E perchè non sono andati a Quartu? Abbiamo assistito a una parata contro persone trattate da terroristi.  Cosa si è ottenuto mettendo queste multe a gente che ha 5 figli e ora è condannato a tornare abusivo? Anche la pizza prodotta in forni a legna non è legale, eppure tutti lo permettono. Il sindaco deve attivare un tavolo per risolvere la questione ricciai, l'assessore deve rivedere il regolamento perchè i clienti si possano sedere a mangiare a tavolino davanti ai chioschi dei ricci di Su Siccu". L'assessore Barbara Argiolas ha risposto in aula: "Sono stati trovati 2000 ricci sotto taglia, polpa di ricci nei barattoli dei pomodori pelati e altre distorsioni. Nel progetto la degustazione con vino e pane era previsto, ma qui non parliamo di ristoranti. Qui parliamo di produttori di ricci. Quello che è successo sabato è stato l'occasione per confondere le idee: il nostro non è un progetto pilota,  laconcessione per i ricciai non è a titolo abitativo. Non era nostro interesse andare a sanzionare e colpire i ricciai, visto che noi abbiamo iniziato un percorso di legalità. Il rischio è che tra cinque anni non ci sia un solo riccio a Cagliari, che siano tutti sotto taglia. Chi tocca alimenti deve rispettare le regole: lo fanno anche i negozi di animali, figuriamoci chi tocca i ricci. Ho parlato con Asl e Finanza, il nostro obiettivo è che il progetto vada avanti". Poi ha preso la parola il sindaco Massimo Zedda. "Sin da bambino in bicicletta con mio padre andavo a mangiare i ricci. All'Ottagono non è stato possibile sistemare i ricciai perchè a fine anno inizieranno i lavori sul lungomare. Nessuno mi ha chiamato per il blitz delle forze dell'ordine, che avrei potuto interrompere soltanto a Buoncammino. Non dipende certo da noi. Sapevamo che mancava qualche struttura, ma volevamo salvare la stagione dei ricciai. Ho chiamato l'Asl per cercare di soddisfare la richiesta di fare il servizio al tavolo ma ci sono norme che il sindaco non può superare in tempi brevi. Se si passa alla ristorazione si scatena contro la protesta di chi si trova magari il proprio ristorante vuoto. Non si possono aprire ristoranti non autorizzati, altrimenti perderemo ricci, pasta e vermentino. Altrimenti avrei potuto polemizzare su chi per vent'anni non ha fatto nulla. La protesta dell'altro giorno non verrà più tollerata, non si può cercare di sfondare la porta del consiglio comunale travolgendo anche delle signore a fronte della piena disponibilità. Se qualcuno entra in Comune forzando la porta del Comune farò smontare i gazebo dei ricci e li farò trasformare in negozi di frutta e verdura, non tollero violenze nei confronti degli anziani. Chi userà la forza si troverà davanti la cancellazione dei permessi".