Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il dialogo salterà se ci saranno nuovi disordini»

Fonte: L'Unione Sarda
17 gennaio 2013


Zedda: coi blitz non c'entriamo
 

Vedi la foto
Sì al dialogo per «un progetto migliorabile» ma nessuna intenzione di porgere l'altra guancia davanti ai disordini: «Se ci saranno nuovi episodi di violenza come quello in Comune, i chioschi di su Siccu diventeranno rivendite di frutta». Il sindaco Massimo Zedda è pungente nel suo intervento durante il dibattito sui ricci in Consiglio aperto da due interrogazioni urgenti partite dai banchi della maggioranza (Marco Murgia del Pd e Marisa Depau di Sel): «Sull'area di Su Siccu è stato fatto il massimo per accelerare i tempi e salvare la stagione dei ricciai, che finisce a maggio e non può subire proroghe».
Il primo cittadino stuzzica l'opposizione, «che per vent'anni non ha fatto nulla sui ricci e ora propone indicazioni tardive», e poi assicura: «La Giunta vuole trovare la migliore soluzione possibile per consentire al mercato del più bel prodotto del mare di diventare un punto di riferimento per una città che convive da sempre con questa tradizione». Zedda prende poi le distanze dal blitz delle forze dell'ordine: «Nessuno in Comune sapeva nulla né peraltro era tenuto a saperlo».
L'assessore alle Attività produttive Barbara Argiolas parla della «necessità di far convivere il lavoro dei ricciai con la legalità», perché «si può portare avanti un progetto tanto perfettibile quanto importante». Segue il monito: «Non è accettabile che a su Siccu siano stati trovati duemila ricci sotto-taglia, e quindi non vendibili, e la polpa conservata in vasetti dei pelati». L'amministrazione «crede in questo piano che deve andare avanti per tappe» e può dare soddisfazioni. «Ma i ricciai si devono mettere a norma».
Accorato l'intervento di Marisa Depau: «Assurdo vedere la parata di vigili urbani di sabato, con i danni al lavoro per gente che fa grandi sacrifici per sopravvivere». L'esponente di Sel parla della necessità di «introdurre un tavolo con la prefettura che consenta di far riprendere la normale attività dei ricciai». Altrimenti «servirà l'intervento dei servizi sociali per aiutare gente che ha famiglia e non può sbarcare il lunario senza quel mestiere». Marco Murgia confida in una «maggiore operatività» da assicurare ai ricciai, con l'estensione delle «capacità di lavoro», pur «nel rispetto del regolamento comunale». In soldoni la cosa più naturale: i ricci accompagnati da un pezzo di pane e un bicchiere di vino.
G. Z.