INCONTRO. Nell'aula magna del Seminario con sindaci, assessori, consiglieri
L'appello di monsignor Miglio alla politica isolana
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Serve un segnale chiaro e forte per ridare speranza e credere nel futuro. Monsignor Arrigo Miglio lancia un appello agli amministratori locali per l'avvio di un dialogo che spiani la strada ad azioni concrete per il rilancio economico dell'Isola. Decine di sindaci, assessori, consiglieri regionali e comunali hanno risposto alla chiamata e ieri pomeriggio, nell'Aula Magna del Seminario Arcivescovile, hanno partecipato all'incontro organizzato dalla Diocesi per confrontarsi sui temi dei giovani e del lavoro.
«Non siamo qui per risolvere problemi o dare ricette di buon governo - ha detto alla platea l'arcivescovo di Cagliari -, ma in un momento di difficoltà come quello attuale è importante far capire alla comunità che c'è la volontà delle istituzioni di agire. Tante competenze diverse possono lavorare insieme per il bene comune».
Regione, Provincia, i 72 comuni e le 133 parrocchie della diocesi cagliaritana: ognuno può fare la propria parte per rispondere alla richiesta di aiuto di una regione che viene ogni giorno piegata dalla crisi. «Il contributo della Chiesa si sviluppa su due livelli - ha spiegato Miglio - il primo consiste in una solidarietà immediata che i centri Caritas attuano quotidianamente per aiutare le famiglie bisognose, l'altro è un'opera di educazione a lungo termine della società, che tenta di creare una nuova mentalità e vuole riscrivere le priorità all'insegna di un benessere collettivo».
Un «bene comune» che secondo l'arcivescovo, affiancato nell'occasione da Monsignor Marco Lai, direttore della Caritas, rischia di essere banalizzato e diventare solo uno slogan per cavalcare battaglie di comodo, ma deve invece essere ispirazione per la ricerca di una nuova sostenibilità sociale.
Parole accolte e condivise dal sindaco Massimo Zedda che rilancia la proposta di un'economia più sana e a misura d'uomo. «Dobbiamo capire che il capitale più importante della nostra società siamo noi e chi ci sta attorno - ha dichiarato Zedda - occorre eliminare egoismi e falsi miti economici, farci condizionare meno la vita dal calo della Borsa e dalla salita dello spread e lavorare con idee e azioni per risolvere il problema più urgente della nostra isola: la disoccupazione. La mancanza di lavoro alimenta la crisi e costringe alla fuga i giovani sardi, gli unici capaci di risollevare le sorti della nostra economia».
«È necessario schierarsi con i più deboli», sostiene la presidente della Provincia, Angela Quaquero. «Lavorare insieme per fissare i presupposti a un'esistenza dignitosa per chiunque, basata su studio e lavoro», aggiunge Michele Mossa, vice presidente del Consiglio Regionale. La sfida lanciata da Monsignor Miglio è stata raccolta, ora servirà l'impegno di tutti perché l'incontro di ieri non rimanga un episodio isolato ma sia l'inizio di un percorso virtuoso.
Luca Mascia