La contro verità
di Jacopo Norfo
Lunedì 14 Gennaio 2013 | 17:15
Scuola civica di musica bis? No, soltanto una bella e concreta alternativa a via Venezia. Con corsi più qualificati offerti dai vecchi maestri scartati dall'attuale cda, e più vicini invece all'ex dirigenza. Lo spiegano senza fronzoli in una lettera aperta i docenti di musica Daniela Bianchi, Orio Buccellato, Riccardo Carta, Simone Onnis e Angelo Romero. Che offrono così la loro versione: "Non capiamo onestamente quali siano le polemiche attorno ad una lodevole iniziativa attivata grazie alla Parrocchia e all’oratorio San Giuseppe a Pirri. Un gruppo ristretto di ex allievi, che per loro scelta non hanno riconfermato l’iscrizione alla Scuola Civica di Musica di Cagliari in quanto non potevano proseguire l’iter di studio che da molti anni avevano intrapreso con noi, ci ha contattato chiedendoci di poter continuare a seguire i nostri insegnamenti per coltivare la loro passione, chi per il canto, chi per la chitarra, chi per il pianoforte.Nessun mistero, solo l’entusiasmo e la passione di noi docenti e dialcuni allievi che hanno semplicemente chiesto, per continuità didattica, di poter proseguire gli studi con gli insegnanti di sempre.Allora è nata l’idea di coinvolgerli tutti, parliamo di 40/50 persone, contro le oltre 900 della Scuola Civica di Musica di Cagliari.Anti-Civica? Non scherziamo, e comunque chi scrive, e quindi noi docenti, sarà sempre pro qualcosa, mai contro o anti.Le azioni da noi messe in campo sono e saranno sempre per ampliare,creare positivamente, aggregare, non certo per distruggere qualcosa oqualcuno. La scuola di Via Venezia ci risulta essere l’unica Scuola Civica di Musica del Comune di Cagliari, noi abbiamo dato vita ad un’iniziativa a Pirri presso la Parrocchia San Giuseppe, senza etichette civiche o politiche, di destra o sinistra. Abbiamo coinvolto a titolo personale vari amici e personalità del campo musicale cittadino e isolano, sensibili, preparati e di diversa estrazione politica. Alcuni, che sono intervenuti all’incontro di venerdì, potranno essere d’aiuto nel caso servano collaborazioni e suggerimenti visto che si tratta di un’iniziativa di quartiere, all’interno delle attività della Parrocchia e dell’oratorio, che non ha certo velleità di porsi come scuola ufficiale. Altri hanno garantito sostegno ma non hanno partecipato alla riunionei venerdì poiché la cosa è nata spontaneamente in pochi giorni. Infatti non esiste nessuna pubblicità esterna ma l’idea è scaturita solo da un'esigenza di quegli allievi che volevano proseguire un
cammino iniziato con noi all’interno della Scuola Civica di Musica di Cagliari.In considerazione delle nuove nomine fatte alla Scuola Civica di Musica di Cagliari alcuni allievi non hanno più trovato il loro docente storico e hanno rinunciato ad iscriversi.
Ci risulta, anzi è certo, che la Scuola Civica di Musica di Cagliari funziona regolarmente e che alcuni corsi non sono partiti in quanto i risultati del bando per la selezione dei docenti hanno determinato l’esclusione di tutti i candidati con meno di 30 punti artistici.In virtù di tale clausola del bando si è pertanto verificato che peralcune materie non ci sono docenti che hanno raggiunto i 30 punti artistici richiesti e ciò è facilmente verificabile attraverso lasemplice consultazione delle graduatorie on line sul sito del Comune di Cagliari. Nessun mistero sul fatto che alcuni corsi non sono partiti ma soltanto una diversa modalità di nomina dei docenti che ha presumibilmente creato ritardi nell’inizio di alcune lezioni. Ecco la ragione della mancata attivazione di qualche corso in ViaVenezia, quindi non perché cinque docenti hanno soddisfatto, grazie alla Parrocchia San Giuseppe e all’interessamento di varie persone tra cui Maurizio Porcelli del gruppo PDL del Consiglio Comunale,amministratore sensibile alle tematiche culturali, le richieste di un ristrettissimo gruppo di allievi che senza la nostra presenzaa ll’interno del corpo docente della Scuola Civica di Musica di Cagliari non avrebbe confermato l’iscrizione alla Scuola musicale del Comune. Inoltre, qualora la Regione voglia sostenere le attività della Parrocchia San Giuseppe attraverso la legge regionale dedicata agli oratori, sarà motivo di ulteriore incoraggiamento e buon auspicio.Più musica c’è in città, più tutti i cagliaritani e gli appassionati saranno contenti. Quindi nessuna Scuola Civica di Musica bis, ma solo un’iniziativa di quartiere alla quale tanti, compresi rappresentanti dei più disparati schieramenti politici e non solo del Comune, guardano con interesse come veicolo per diffondere anche in periferia la cultura musicale.Da ultimo ricordiamo che a Cagliari convivevano con successo, fino a pochi anni fa, la Scuola Civica di Musica di Via Venezia e l’ufficiocomunale della Musica presso l’Informagiovani di Via Dante. Ma non solo, a Cagliari e hinterland è pieno di Scuole di Musica di buon livello per tutti i gusti e per tutte le tasche.
A San Giuseppe frequenterà una ristrettissima cerchia di appassionati che vuole proseguire gli studi musicali senza controllare se l’iniziativa è comunale o regionale, di destra o di sinistra. Chiedono solo i loro docenti di sempre ai quali sono affezionati e didatticamente “legati”. Nulla di più, nessuna guerra sotterranea, nessuna duplicazione di scuole civiche, nessun mistero, ma una spontanea iniziativa di allievi e docenti con la Parrocchia San Giuseppe per dare sfogo all’amore per la musica di noi tutti".