Maggioranza e opposizione vorrebbero salvare i baretti, ma non si sa ancora come. Presto bonificata l’area dei ricciai
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CAGLIARI. Concessioni demaniali sino al 2015. Sí, ma i baretti si salvano oppure no? Ancora non si sa, questa è la risposta. Ci sono due ordini del giorni votati ieri in Consiglio comunale. Ma le soluzioni per il momento no. L'odg proposto dal capogruppo del Pdl Giuseppe Farris e poi votato con 31 sí e un'astensione si rifà alla circolare del 6 dicembre 2010 ribadita anche ieri dall'assessore regionale Nicolò Rassu relativa alla proroga delle comcessioni sino al 31 dicembre 2015. Per molti, nell'opposizione, quella è la vera via d'uscita per andare oltre il concetto di "temporaneità" che mette a rischio i baretti. Non per la maggioranza.
Questa a sua volta, propone con il Pd (primo firmatario il capogruppo Davide Carta) un altro ordine del giorno. Che invita il Comune a provare e a riprovare tutte per evitare le demolizioni. Anche passando per il tavolo in Prefettura e per un'avventura le successiva conferenza di servizi.
Nel frattempo, visto che ieri era la giornata del Poetto, c'è stato un sopralluogo della commissione Servizi tecnologici ai confini con il Comune di Quartu per lo stato di degrado dell'area un tempo occupata dai ricciai e abbandonata al degrado. Sollecitazioni a intervenire erano arrivate nei mesi scorsi anche dal Consiglio comunale. Sul posto c'era stato anche un blitz del consigliere sardista Paolo Casu. Ora buone, notizie. «Stiamo aspettando – spiega Fabrizio Marcello, Pd, presidente commissione servizi tecnologici – l'apertura delle buste per l'aggiudicazione della pulizia e della rimozione dei manufatti. Tutto questo si realizzerà entro un mese per restituire finalmente quel l'area ai cagliaritani». Quello spazio abbandonato non diventerà una discarica. Ma non basterà quella pulizia a cambiare il volto del Poetto. Anche a causa dello stop della stragrande maggioranza dei baretti: gli appassionati del footing resistono, quelli dello spuntino a pranzo sono costretti a rivolgersi altrove. Prossimi giorni forse decisivi. Anche se il sindaco, nelle dichiarazioni di voto relative al secondo ordine del giorno, qualche dubbio l'ha sollevato: «Va bene- ha detto- il tentativo si puó fare anche ripercorrendo le stesse strade. Ma attenzione, il tempo non è una variabile. Se queste iniziative non dovessero portare alle soluzione sperate. Significherebbe soltanto non smontare adesso per poi magari smontare dopo. E se questo dovesse succedere ad agosto?». Proprio per stare addosso alla questione tempo l'ordine del giorno proposto dal Pd e poi approvato dal l'aula indica un termine, il 15 gennaio, per la convocazione del tavolo in prefettura. Gli esiti del confronto poi dovrebbero essere immediatamente riportati in aula per valutare poi eventualmente la convocazione di una conferenza di servizi. L'obiettivo è quello di far sì che i gestori dei chioschetti possano vivere tranquilli e felici sino all'approvazione del Pul, piano di utilizzo dei litorali. Quello che prevede appunto il restyilng definitivo con la apertura per tutto l'anno. Rispettando i criteri adottati nelle linee guida. E che vanno sempre di più verso un Poetto "verde" con il ritorno delle dune. Tornando invece al primo ordine del giorno l’assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Nicola Rassu, ha inviato ieri al Comune una nota che, richiamando una precedente comunicazione trasmessa ai Comuni costieri all’inizio del suo mandato, "ribadisce la necessità dell’applicazione delle norme vigenti in materia di concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative che prevedono la proroga al 31 dicembre 2015".