Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baretti, spiragli e polemiche

Fonte: L'Unione Sarda
10 gennaio 2013


Approvati due ordini del giorno per evitare la demolizione. Zedda: non si creino false illusioni

Il Pd: un tavolo entro il 15. La Regione: subito le concessioni

La pressione del Pd convince la Giunta a tentare il possibile per salvare i baretti del Poetto dalla demolizione, ma il sindaco Massimo Zedda avverte: «Non possiamo creare false illusioni, stiamo ragionando nel campo delle ipotetiche impossibili». Cammino a fari spenti nel ginepraio delle regole urbanistiche: «Il Consiglio comunale impegna sindaco e Giunta a svolgere ulteriori approfondimenti tecnici», dice l'ordine del giorno approvato ieri sera dalla maggioranza e da alcuni pezzi dell'opposizione. Servono «ulteriori e qualificati pareri giuridici, con l'obiettivo di costruire una soluzione che risolva il problema della rimozione temporanea dei chioschi».
DUE DOCUMENTI Via libera anche all'ordine del giorno presentato dal Pdl (e approvato quasi all'unanimità) sulla necessità di prorogare le concessioni al Poetto. Un documento collegato al nuovo fronte aperto dalla Regione, con la lettera inviata ieri mattina al Comune dall'assessore all'Urbanistica Nicolò Rassu: si richiede il rinnovo, fino al 31 dicembre 2015, delle concessioni per i baretti scadute a fine 2012. Fino all'altolà minaccioso: si invita l'amministrazione comunale «a volersi conformare alle norme» per evitare «provvedimenti sostitutivi» da parte della Regione.
LA LINEA DI FRAU L'assessore Paolo Frau parla di «non problema e di documento inutile», come «è inutile la lettera della Regione» perché «tutti i diritti acquisiti vengono salvati» in automatico. Peraltro «è stata fatta una mappatura che fotografa e dà garanzie sull'esistente». Non manca la frecciata: «Inutile continuare a confondere le cose e a creare false illusioni. C'è un problema di leggi urbanistiche, non di concessioni».
TEMPI STRETTI Nell'ordine del giorno voluto dal Pd (ma condiviso da Sel e Idv e votato anche dal sindaco) si chiedono tempi rapidi, «possibilmente entro il 15 gennaio», per «la convocazione di un tavolo istituzionale». Si riprende la linea indicata martedì da Frau, con la necessità di un «coordinamento del prefetto» legato al «rilevante impatto sociale che la rimozione temporanea dei chioschi avrebbe sul già debolissimo tessuto commerciale cagliaritano». L'obiettivo, illustrato dal capogruppo del Pd Davide Carta, è di verificare «ogni possibile soluzione amministrativa che consenta il rilascio di autorizzazioni provvisorie per i chioschi fino all'approvazione definitiva del Pul, il Piano per l'utilizzo del litorale». I democratici confidando nella svolta, con «una conferenza di servizi per il rilascio delle autorizzazioni» se salterà fuori «la soluzione tecnica adeguata».
DIBATTITO E POLEMICHE Zedda vota il documento del Pdl ma sibila: «Se siamo costretti ad approvare un ordine del giorno per rispettare una legge come quella delle concessioni, allora non andiamo da nessuna parte. Servono ben altre cose per salvare i baretti». Giuseppe Farris, leader del Pdl, replica con gli stessi toni (annunciando l'astensione) davanti al documento della maggioranza: «Scrivere un ordine del giorno per convincere la Giunta a fare una cosa che deve già fare è pressoché inutile». Mondo Perra (Idv) confida in «un ulteriore approfondimento che possa salvare i chioschi al Poetto». Alessio Mereu dei Riformatori approva il documento del centrosinistra ma non risparmia critiche a Frau: «Con questo ordine del giorno, la sua maggioranza sconfessa il suo operato».
«NUOVO TENTATIVO» Andrea Scano, Pd, presidente della commissione Urbanistica, riconosce il «grande lavoro dell'assessore Frau» ma «ora dobbiamo tentare ulteriori approfondimenti tecnico legali». Sel approva il documento con freddezza, il sindaco frena gli entusiasmi davanti a un possibile stop della demolizione dei baretti: «Si fa un nuovo tentativo», sottolinea Zedda, «anche ripercorrendo le strade seguite finora. Tutti lavoreremo sino all'ultimo istante per trovare una soluzione, ma non si possono creare false illusioni».
Giulio Zasso


Sel al “suo” sindaco
Uras: lavoriamo
per una proroga
salva-chioschi

Una proroga salva-baretti in attesa di dare una fisionomia urbanistica definitiva ai chioschetti del Poetto. La chiede Sel (Sinistra, Ecologia e Libertà) -il partito del sindaco Zedda - con un passo ufficiale del suo consigliere regionale Luciano Uras. «Interveniamo con atteggiamento costruttivo», scrive Uras in una lettera indirizzata a tutte le parti in causa, «sul tema degli interventi previsti nel litorale del Poetto. Noi condividiamo la scelta di fondo fatta dalla amministrazione comunale per una corretta e rigorosa applicazione delle norme». Norme precise che impongono la stagionalità dei servizi in spiaggia. «Accade così, non certo per responsabilità degli attuali amministratori che tali attività, riconosciute utili da tutti, debbano essere interrotte e le strutture debbano essere rimosse, anche se solo per alcuni mesi».
Il Comune sta provvedendo alla definizione di tutti gli strumenti urbanistici. «In tali strumenti è individuata la soluzione ottimale, ivi compresa la garanzia di continuità per gli operatori turistici con concessioni pluriennali, nel rispetto dell'ambiente naturale e del paesaggio». Che fare? «Si tratta oggi, con ragionevolezza, di procedere ad una proroga transitoria che permetta di non rimuovere le attuali strutture, poco impattanti, per il periodo strettamente necessario alla approvazione dei predetti strumenti di pianificazione urbanistica. Questa soluzione è indicata da più parti come possibile, anche se la materia è giuridicamente controversa ed il percorso è certamente complesso». A questo punto, è l'appello del consigliere regionale «basta polemiche. È inutile perdere tempo se ciò che serve si può fare». Un'immediata risposta è arrivata da una nota di Alessandro Serra, portavoce del governatore Cappellacci: « Nel cogliere i toni costruttivi della lettera inviata dall'on. Uras si evidenzia che la Giunta regionale ha dato fin dal principio piena disponibilità per studiare insieme al Comune una soluzione che consenta di evitare la demolizione dei chioschi del Poetto». In campo c'è «una proposta assolutamente legittima, che può essere applicata in via immediata: una nuova autorizzazione paesaggistica temporanea».