Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, sui baretti del Poetto la maggioranza si spacca

Fonte: L'Unione Sarda
9 gennaio 2013

 

Esplode in Consiglio comunale la polemica sui baretti del Poetto. E la maggioranza di spacca: il Pd preme per una soluzione che prolunghi le concessioni, la Giunta di dice pronta ad accettare qualsiasi "proposta concreta", ma insiste: "Per ora vanno smontati, la legge parla chiaro".

L'intervento dell'assessore Paolo Frau è stato chiaro. La soluzione si potrebbe trovare con un tavolo in Prefettura per provare a risolvere la questione dei chioschetti al Poetto. Un passo per evitare, norme alla mano, lo smontaggio dei baretti ordinato dall'amministrazione dopo la scadenza, lo scorso 31 ottobre, dell'autorizzazione edilizia. "Abbiamo fatto il possibile - ha detto Frau - per trovare una soluzione. Ma non l'abbiamo trovata. Perché la legge, e non certo la burocrazia, non ci consente altre scelte. Ma in questi giorni sono arrivate altre soluzioni, proposte, idee, anche autorevoli. E si è venuta a creare una situazione di allarme sociale (ecco perché chiediamo che il tavolo sia in Prefettura) che vogliamo eliminare al più presto. Chi ha una proposta con un percorso diverso dal nostro partecipi al tavolo e, per iscritto, citando le norme, le indichi a tutti".

Frau ha spiegato innanzitutto qual è l'iter che si sta percorrendo. E a quale punto questo percorso è arrivato. "Siamo nella fase di pubblicazione della variante urbanistica e del Piano di utilizzo dei litorali - ha spiegato- ed entro il 13 febbraio si dovrà esaurire la fase di partecipazione e di coinvolgimento di Autorità portuale, balnearisti e tutti i soggetti che abbiano interesse. Poi, a quel punto, prevediamo il ritorno, diciamo entro la fine di marzo, di Pul e variante in commissione e in Consiglio. E infine è previsto il passaggio in Regione per le verifiche di coerenza".

Frau ha anche spiegato che la questione Poetto va inquadrata in uno scenario interessato da un'inchiesta della magistratura. "Non ci fa piacere - ha detto l'assessore - chiedere la rimozione dei manufatti. Ma questo dicono le norme. E sotto il profilo urbanistico è chiaro che in una zona H, entro i trecento metri dal mare, sono consentiti manufatti precari, amovibili e temporanei. E la temporaneità era un fattore conosciuto anche ai gestori".