L’associazione culturale chiede che il Comune mandi definitivamente in archivio il progetto del parcheggio sotto le mura ereditato dall’amministrazione Floris
.CAGLIARI. Dopo le osservazioni tecniche depositate dalla responsabile della pianificazione territoriale Maria Paola Morittu, Italia Nostra sferra un attacco frontale contro il parcheggio di Cammino Nuovo, che il Comune intende realizzare scavando sotto le mura storiche della città. Se dopo aver contrastato aspramente il progetto quando a presentarlo era la giunta Floris il centrosinistra ha cambiato idea, l’associazione culturale resta ferma nella richiesta di «archiviare l’attuale progetto» per dare spazio a «proposte alternative, che prevedano le aree di sosta esterne al centro storico». Le ragioni sono nella stretta sostanza le stesse sulle quali era fondata l’opposizione del centrosinistra: «Come tutti i parcheggi in struttura, ormai banditi dalle politiche europee in materia di mobilità - è scritto in una nota firmata dal presidente Graziano Bullegas - sarà un grande attrattore di traffico e quindi fonte di inquinamento atmosferico e acustico». Non un parco «in cui passeggiare e odorare», come viene descritto enfaticamente e con qualche sfumatura comica dall’attuale giunta comunale ma un luogo in cui di verde e di aria salubre ci sarà ben poco. Italia Nostra però fa riferimento anche ai vincoli che gravano sull’area («serve prima l’adeguamento del Puc al piano paesaggistico regionale») e al pericolo che lo scavo progettato dal Comune possa provocare crolli. Ancora maggiore è il rischio, previsto dalla Sovrintendenza ai beni archeologici, che possano saltare fuori ritrovamenti importanti, forse anche una necropoli romana. In questo caso i lavori dovrebbero fermarsi a lungo e lungo le mura storiche della città resterebbe un cantiere aperto. L’alternativa rilanciata da Italia Nostra - e contenuta anche nelle osservazioni al progetto elaborate da Maria Paola Morittu - è la realizzazione nell’area di via Cammino Nuovo un «più salubre ed eco0nomico progetto paesaggistico di “vero” verde, con arbusti e alberi, per migliorare l’attuale condizione dei luoghi e puntare su un progetto di mobilità diversa, che utilizzi mezzi pubblici moderni, efficienti e frequenti, collegati a veri parcheggi di scambio in grado di drenare il traffico laddove ha origine». Una proposta cui presto potrebbe affiancarsi il Wwf, le cui osservazioni al progetto vengono date per imminenti, come quelle di altreassociaizioni ecologiste. (m.l)