Rassegna Stampa

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Dalla Regione due milioni per due chiese cagliaritane

Fonte: web cagliaripad.it
4 gennaio 2013


3 Gennaio 2013 ore 09:37

I fondi serviranno a realizzare un nuovo oratorio nella chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo a Is Mirrionis e per il restyling della chiesa di Sant’Avendrace. Quest’ultima sarà inserita un percorso turistico archeologico con Tuvixeddu e la Grotta de
redazione cagliaripad
 

 

La Regione stanzia due milioni di euro per due chiese cagliaritane. I fondi, pescati nell’ambito del piano integrato d’area (accordo con Provincia e Comune di Cagliari) numero 17 “Sistema dei Colli” approvato qualche anno fa, sono stati destinati a due interventi nel capoluogo. Entrambi i progetti sono curati dal Comune.

Quello più importante riguarda il completamento del restauro della chiesa di Sant'Avendrace per il quale sono stati stanziati un milione e 66 mila euro. I lavori previsti, oltre al restyling dell’edificio religioso, mirano anche alla sistemazione del sagrato e delle pertinenze. L’intervento è volto al miglioramento dell’accessibilità delle testimonianze archeologiche della chiesa, anche in vista di un inserimento del sito nel percorso turistico, archeologico e religioso costituito dai beni monumentali dell’asse del viale Sant’Avendrace – Tuvixeddu (villa Laura, necropoli punica, tomba di Rubellio, sepolcreto romano del villino Serra e del cantiere Cocco e Grotta della Vipera). Previste opere di sistemazione della pavimentazione esterna nel viale di accesso alla chiesa, la valorizzazione delle preesistenze archeologiche, opere di consolidamento, restauro, rifacimento e restauro delle pavimentazioni originali. Poi la sostituzione degli infissi, il restauro delle murature interne, rifacimento degli impianti di illuminazione, termico, microfonico e antintrusione.

L’altro progetto è la ristrutturazione dell'edificio Chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo in via Is Mirrionis (750 mila euro). Sarà recuperato un fabbricato attiguo alla chiesa (noto come “ex corpi di reato”) al fine di trasformarlo in oratorio. L’idea è quella di creare più spazi su due piani distinti. Previsto anche l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di pannelli fotovoltaici e solari.