Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In via Campeda tombini puliti dai cittadini

Fonte: L'Unione Sarda
7 novembre 2008

San Michele. Denuncia di un gruppo di residenti danneggiati dall'alluvione



Ogni volta che un temporale si abbatte sulla città, in via Campeda, nel quartiere di San Michele, succede un disastro. In verità, non è necessario che si tratti di un temporale: bastano modeste piogge a trasformare la strada e lo sterrato all'angolo con via Mandrolisai in altrettanti malsani specchi d'acqua.
E la ragione è semplice: gli scarichi fognari sono da tempo intasati e nessuno in zona ricorda l'ultima volta in cui gli operai del Comune si sono occupati di ripulirli. Così anche martedì scorso, dopo mezz'ora di pioggia, le abitazioni sul livello della strada si sono trovate con l'acqua alle porte. «Nei giorni dell'alluvione ho subito danni gravissimi ma ormai ad ogni scroscio temiamo il peggio», racconta Antonello Cabras, un residente storico estenuato dalla situazione. «Chi abita al piano terra è spacciato».
È stato proprio Cabras, due notti fa, ad aprire con un piccone i tombini di Abbanoa presenti all'inizio e alla fine della strada per far defluire l'acqua che aveva allagato la via e stava per arrivare alle abitazioni. Insieme a lui c'era anche Giorgio Fanni, uno dei gestori del circolo Pinocchio, molto frequentato nella zona. «Solo dopo che abbiamo aperto i tombini», raccontano i due, «l'acqua ha iniziato a defluire e nel giro di un paio d'ore fortunatamente la situazione è tornata sotto controllo».
I cittadini riferiscono che dopo il nubifragio di due settimane fa qualche funzionario del Municipio è passato, promettendo una rapida soluzione del problema. Peccato che da allora non si sia rivisto nessuno. Ora ai cittadini non resta che incrociare le dita e sperare in un inverno mite e avaro di precipitazioni. (l. m.)

07/11/2008