Rassegna Stampa

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A rischio le palme cagliaritane. Il Comune dichiara guerra al “punteruolo rosso”

Fonte: web cagliaripad.it
28 dicembre 2012


Cagliari
27 Dicembre 2012 ore 11:00

L’insetto, di origine esotica, ha devastato il fronte mare di Palermo e creato gravi danni in Ogliastra. In città ha già colpito e minaccia le piante di via Roma e del Poetto. Partita la richiesta di finanziamento alla Regione
Ennio Neri,
e.neri@cagliaripad.it
 

 

Guerra al punteruolo rosso. Dopo aver devastato le palme di Palermo e ogliastrine, l’insetto si è insinuato in città, ha già colpito in viale Elmas, in viale Monastir e in via Lunigiana. E ora minaccia di buttare giù le piante di via Roma e del Poetto, sconvolgendo il paesaggio cagliaritano. Il Comune ha predisposto un piano d’azione per contrastare il pericolo e cure le palme. Servono 24 mila euro già chiesti alla Regione. Senza il finanziamento è possibile “la scomparsa dal territorio comunale dell’intero patrimonio palmicolo cittadino”, scrivono gli uffici dell’aministrazione.

Il parassita definito “punteruolo rosso” è presente in città dalla metà del 2011. L’insetto, di origine esotica, non avendo nemici naturali nel Mediterraneo in grado di limitarne la diffusione, è potenzialmente capace d’attaccare e distruggere moltissime palme, anche di grandi dimensioni. La sua comparsa in Sardegna risale al 2007 in Ogliastra, dove ha causato vasti danni al patrimonio palmicolo. Da lì l’infestazione si è sviluppata a Pula, Capoterra, Domus de Maria e Sarroch e, in questi ultimissimi mesi, si sta manifestando in modo preoccupante anche a Cagliari e nell’area vasta. La Regione che il 15 maggio 2012, ha convocato tutti i comuni della provincia i, per rendere noto lo sviluppo dell’infestazione parassitaria e la definizione delle collaborazioni e competenze, delle linee guida e delle tecniche di lotta al punteruolo rosso da portare avanti in ciascun comune.

Ma ora è necessario un piano d’azione: monitoraggio delle palme di proprietà pubblica con cadenza mensile, trattamenti curativi e preventivi con agro farmaci autorizzati dal ministero della Sanità e poi trappole (ne saranno predisposte 90).

Il Comune ha poi chiesto così i fondi alla Regione (24 mila euro) spiegando che “il mancato finanziamento della proposta progettuale comporta, in pratica, l’impossibilità per l’Amministrazione Comunale di porre in sicurezza non solo il patrimonio palmicolo della città nella sua interezza, ma pure le sole palme ricomprese nelle esclusive zone di salvaguardia (massima tutela). Pertanto”, conclude, “la mancata erogazione del contributo può significare, in pochi anni, la scomparsa dal territorio comunale dell’intero patrimonio palmicolo cittadino”.

In città ci sono 970 palme del genere Phoenix e 468 del genere Washingtonia, tra quelle a dimora su sedime di proprietà pubblica e quelle che vegetano presso i giardini privati e nel demanio di competenza del Ministero della Difesa. Ma l’intervento riguarderà le piante di competenza comunali “tutelate”: al Poetto sono 380, in viale Bonaria 66, viale Diaz 12, via Roma fronte Portici 12, piazza Matteotti 12, viale Regina Elena e Giardini pubblici 50, polo Umanistico Universitario di viale Fra Ignazio 15, viale Merello 60, largo Sant’Avendrace, giardino fronte Cis 30.