Al Ghetto da oggi la rassegna dedicata alle vecchie attività commerciali
Tra le tante serrande abbassate, qualche attività storica che resiste per fortuna c'è, come dimostra la mostra di foto aperta da oggi a Castello. Dietro ci sono famiglie cagliaritane votate al commercio.
Sono soprattutto nel centro cittadino. In via Sassari resiste alla crisi il negozio di articoli per la pastorizia dei fratelli Serra. A poca distanza la rivendita di pellame e abbigliamento di Francesco Corgiolu. E poi ci sono mercerie, drogherie e barbieri come il Salone Defraia, in via Cavour o la Ferramenta Giovanni Casti, oltre un secolo di storia alle spalle. Allontanandosi dalle stradine strette, in via San Benedetto c'è un'altra realtà storica: la tabaccheria Casti. Tutte resistono alla crisi e alla minaccia dei centri commerciali. Pezzi della Cagliari di un tempo e viva testimonianza dei modelli di consumo e degli stili di vita degli anni passati. Come la cappelleria “Martello”, in via Sassari, ancora oggi dedicata alla vendita di una vasta gamma di modelli di cappelli e berretti, accessori che un tempo erano indossati quotidianamente da una buona fetta della popolazione, o la “Bottega dello studente” di via Dettori, punto di riferimento per generazioni di studenti cagliaritani e non solo. Sono tutte immortalate in trenta immagini in bianco e nero e articolate didascalie. Una mostra fotografica che proietta nel passato, arricchita da un coinvolgente documentario con le immagini dei sette antichi negozi, degli spazi espositivi, delle merci esposte e delle attività svolte. E poi le testimonianze e i ricordi degli attuali proprietari.
È il Ghetto degli ebrei a ospitare la mostra «Antichi negozi di Cagliari, viaggio nella città alla riscoperta delle antiche attività commerciali». Il sipario si alza oggi, alle 18 e sarà visitabile sino al 27 gennaio. (sa. ma.)