Cagliari-Juventus
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di Federica Lai| Giovedì 20 Dicembre 2012 | 18:50"Scappare da Cagliari portando via la squadra della città e troncando di netto il dialogo con il Comune è stata una scelta azzardata e ormai la vicenda non è questione di atti scaramantici ma solo di qualche capriccio e molti rischi. In tempi non sospetti avevo sostenuto che non era possibile costruire lo stadio ad Is Arenas e che uno stadio adattato su una struttura esistente ubicata nel centro abitato ai limiti di un parco naturale regionale non è stata una scelta felice e non poteva essere realizzato in tempi brevi. In ogni caso sino a quando non fosse stata ultimata una struttura degna di quel nome il vecchio caro Sant'Elia sarebbe dovuto restare lo stadio del Cagliari". Lo afferma il consigliere comunale dell'Italia dei Valori Ferdinando Secchi, a proposito dello spostamento a Parma dell'anticipo di domani con la Juventus. " Forzare i lavori, cercare affannose soluzioni sfidando la sorte, mettere a rischio per l’ennesima volta le amicizie non è servito a nulla – afferma Secchi -: i tifosi aspettavano con ansia questa stagione e in particolare la partita con la Juventus ed ancora una volta sono costretti a guardare la loro squadra del cuore in tv. La questione stadio, con questo ultimo atto, assume i toni di una comica in cui i protagonisti concludevano lo spettacolo con la “farsa finale”, variata ogni volta per attirare maggiore pubblico. Purtroppo in questo caso le conseguenze sono tutte negative: tifosi umiliati nel loro attaccamento alla maglia rossoblu, illusi con la vendita di abbonamenti e biglietti che non possono essere utilizzati, bambini ai quali si nega per l’ennesima volta la possibilità di poter vedere i loro beniamini (con il rischio che le sirene delle squadre titolate li facciano disamorare dei colori rossoblu). A questo punto - conclude Secchi- bisogna finalmente accertare di chi sono tutte le responsabilità di tutta questa grottesca vicenda che penalizza ormai da circa un anno i tifosi del Cagliari".