Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Solidarietà con i lavoratori»

Fonte: La Nuova Sardegna
7 novembre 2008

VENERDÌ, 07 NOVEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Continua l’occupazione da parte degli operatori del mercato ortofrutticolo 



Un documento chiede al sindaco Floris di intervenire




CAGLIARI. Gli operatori del mercato ortofrutta sempre in allarme. Il sindaco Emilio Floris ha precisato l’altro ieri che la revoca della concessione non può essere annullata. Il primo cittadino ha ribadito che lo spostamento della chiusura della struttura al 15 gennaio (deciso a maggio dalla Giunta) è stato un atto politico, mentre la revoca della concessione è di natura tecnica ed è stata presa dai funzionari come atto dovuto, visto che non è stato pagato il canone richiesto. Nei giorni scorsi il sindaco si era impegnato a verificare come intervenire. Ma l’esito è stato negativo.
Intanto nella stessa maggioranza è stato preparato un ordine del giorno in cui si esprime solidarietà con gli operatori del vecchio mercato e coi lavoratori della cooperativa che cura le pulizie, e le altre mansioni interne. Nel documento, inoltre, si chiede al sindaco di farsi carico del problema. Il primo firmatario dell’ordine del giorno è Paolo Casu (indipendente del centrodestra e presidente della commissione consiliare alle Attività produttive).
Il contenzioso con l’amministrazione comunale dura da circa due anni. Nella passata consiliatura l’assemblea municipale votò il trasferimento del mercato all’ingrosso dell’ortofrutta nel centro (privato) di Sestu. Dei cento operatori circa, una trentina (oggi ventisette) non si sono spostati nella nuova struttura: sia perchè avrebbero dovuto comprare il box, sia per difendere la funzione di un mercato pubblico. E ora il mercato è ancora occupato, l’azione di protesta è iniziata da martedì della scorsa settimana.
L’anno scorso la commissione consiliare comunale alle Attività produttive si espresse contro la chiusura totale di viale Monastir e propose la realizzazione in una parte della struttura di una Fiera dell’agroalimentare. Il contenziono dei commercianti di viale Monastir è diventato particolarmente critico con l’aumento dei costi dei box. Dal gennaio di quest’anno il canone è stato aumentato del 195 per cento. Chi pagava settecento euro al mese ne dovrebbe versare oltre duemila. L’amministrazione si è giustificata col fatto che, anche se tutti i box non sono più occupati, i costi di gestione vanno coperti ugualmente.
«Come maggioranza della commissione - ha affermato più volte Casu - siamo contrari alla chiusura della struttura di viale Monastir perchè pensiamo che due mercati dell’ortofrutta siano indispensabili soprattutto per calmierare i prezzi». Per protestare contro i comportamento del Comune e la chiusura anticipata del mercato, la maggioranza della commissione ha tenuto, martedì scorso, una polemica conferenza stampa in cui ha criticato l’operato della Giunta. (r.p.)