Cagliari
L'ultima giornata disponibile per poter pagare il saldo dell'Imu non ha fatto registrare problemi dal punto di vista logistico. Non ci sono state code infinite agli sportelli delle poste e la macchina organizzativa ha funzionato bene. Resta, però, il malessere, da parte dei cittadini, per una tassa considerata un ulteriore salasso tra le spese di una famiglia.
Nei maggiori centri dell'Isola l'aliquota sulla prima casa è stata aumentata, rispetto alla normativa nazionale, soltanto a Cagliari e Alghero: dal 4% al 4,5%. Questo incremento dell'importo è stato fortemente criticato dall'Apci (Associazione proprietari casa e immobili): «Siamo di fronte a un'iniquità fiscale», ha dichiarato Stefano Tolu, presidente Apci Cagliari, «i piccoli proprietari di casa sono allo stremo e il mercato immobiliare subisce una forte contrazione». In controtendenza Nuoro che, sulla prima casa, ha portato l'aliquota al 3,8%. «Noi chiediamo che l'Imu venga abolita al più presto», ha ribadito Tolu, «è una tassa ingiusta poiché calcolata sul valore catastale e non su quello commerciale. Infatti, hanno lo stesso valore case in quartieri residenziali e in zone degradate». Tolu, poi, ha precisato: «Una recente analisi ha evidenziato che fra i comuni capoluogo di regione, i differenziali di imposta più elevati si segnalano a Venezia e Cagliari con il +82%».
Seppur controvoglia, i proprietari di casa si sono recati a pagare il saldo dell'Imu agli uffici postali. Nelle diverse filiali, la situazione non ha mai raggiunto livelli critici. La macchina organizzativa delle Poste, ha permesso di snellire le operazioni predisponendo degli sportelli dedicati esclusivamente al pagamento dell'Imu. Inoltre, la possibilità di effettuare il pagamento con F24 on line, ha limitato le code.
Matteo Sau