Via Rockfeller
di Redazione Casteddu Online
Lunedì 17 Dicembre 2012 | 15:35
di Urban Center Cagliari
Visti gli annunciati finanziamenti di tre milioni di euro, destinati alla risistemazione degli impianti sportivi comunali di Via Rockefeller/via dello Sport, abbiano ritenuto doveroso dedicare nuovamente la nostra attenzione all'area in oggetto.
In passato ci siamo concentrati sullo skatepark, realizzato malamente dalla precedente amministrazione ed aperto al pubblico e per questo mai ufficialmente inaugurato. L'inverno scorso l'attuale amministrazione l'ha definitivamente chiuso per questioni di sicurezza. Dopo aver passato una mattinata a ripulire l’area dai rifiuti e criticato la chiusura, abbiamo assistito, recentemente, alla forzatura della recinzione sul lato di via Pessagno. Gli skaters, senza un impianto sportivo a loro dedicato in città, si sono rimpossessati di quello spazio.
Prendendo a pretesto quell’episodio, più recentemente abbiamo ampliato lo sguardo includendo tutta l’area. Essa consta di un insieme di strutture che la rendono il plesso sportivo più completo di tutta la città e il più intrigante per situazione geografica. Ci riferiamo alla presenza dello stadio, al canale di Terramaini e alla pista ciclabile annessa, al previsto passaggio della metropolitana leggera in viale Diaz ed alle realtà sportive di contorno: lo stadio Amsicora, i campi da calcio ”Verderame”, l’area sportiva del progetto Sant’Elia, la polisportiva Le Saline e i campi Rossi.
Nell'immagine l'area sportiva di via Rockfeller, in verde le aree sportive delle vicinanze, in rosso scuro il percorso della metropolitana leggera in previsione, in diversi colori le piste ciclabili, sempre da progetto del comune di Cagliari.
Riteniamo, pertanto, che il futuro complesso di via dello sport abbia la necessità di aprirsi alla città ed essere integrato al sistema di trasporto, specie quello cosiddetto “sostenibile”: il trasporto collettivo, le piste ciclabili e i percorsi pedonali.
Riteniamo sia in primo luogo necessario:
1.Eliminare le barriere di tutte le microrealtà esistenti nell’area. Il proliferare di steccati è la caratteristica tristemente più evidente del posto. Al loro posto vorremmo vedere un’unica e, per quanto possibile, aerea recinzione che tramuti quest’insieme di frammenti in un parco urbano attrezzato per quanti più sport possibili.
2.Una connessione alle piste ciclabili: come ha recentemente affermato il presidente della commissione trasporti Guido Portoghese, la pista ciclabile lungocanale va connessa al parcheggio dello stadio con un ponte ciclabile. Tramite l’utilizzo delle due passerelle, questo può essere agevolmente collegato con l’area in questione. In prospettiva si può ipotizzare di estendere questo parco sportivo all’area del parcheggio dello stadio, oramai una distesa di asfalto inutile.
3. L’eliminazione dei cul-de-sac di via dello Sport e l’annessione di questi al parco. I parcheggi della fiera su via Pessagno sono più che sufficienti a soddisfare la domanda. Queste due aree, salvate dal traffico, possono e devono rientrare nella progettazione dell’area.
4. La realizzazione di una delle fermate della futura metropolitana leggera nelle vicinanze del parco sportivo.
5. La realizzazione di strutture adeguate alla gestione delle aree, o la riorganizzazione delle stesse. Crediamo infatti che nella realizzazione e gestione del parco debbano essere chiamati a concorrere quanti più possibili soggetti privati, tra associazioni sportive e simili, tramite gare di evidenza pubblica e sotto la supervisione dell’assessorato allo sport, che dovrà garantire la più totale accessibilità pubblica delle opere.
Con lo stesso criterio immaginiamo un utilizzo, nelle pertinenze del complesso, di adeguate strutture per la canoa sportiva, assegnate con gli stessi criteri a una delle tante belle realtà del settore. Stesso discorso per quanto riguarda lo skatepark, auspicabilmente da realizzare nell’area ora destinata al campo da calcio, dove adesso le partite ufficiali non possono essere disputate. Crediamo inoltre che lo skatepark debba essere ideato e gestito in sinergia con gli stessi fruitori che sarebbero, in questo modo, maggiormente coinvolti e responsabilizzati nel mantenimento dell'impianto.
Auspichiamo, in sintesi, che il polo sportivo di via dello Sport possa diventare un vero e proprio parco, al centro di Cagliari, perfettamente connesso con tutte le piste ciclabili cittadine e, tramite Terramaini e Molentargius, anche con l’area vasta. Vorremmo che la sua fruizione sia libera, dove possibile, per tutti i privati cittadini e che le singole strutture siano affidate alle tante società sportive che a Cagliari, oggi, sono relegate in complessi fatiscenti.