Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Viale Merello: non è solo colpa degli alberi

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2012


IL CASO. Incuria di 30 anni
 

Vorrei fare alcune considerazioni a proposito dell'articolo pubblicato il 30 novembre scorso a firma di Antonio Martis intitolato «Una trappola a ogni passo» sulla situazione disastrosa dei marciapiedi di viale Merello.
I residenti, riuniti qualche tempo fa in assemblea nel salone parrocchiale, non preferivano il verde «a costo di qualche storta», ma esprimevano la ferma volontà di mantenere le piante esistenti, quale patrimonio storico, paesaggistico ed urbanistico da sempre caratterizzante il viale. Nel contempo chiedevano al Comune adeguate manutenzioni per i marciapiedi. Per quanto attiene le «tubature dei palazzi» faccio osservare che la rete idrica cittadina - definita colabrodo in vari articoli ai tempi delle restrizioni idriche - non è stata mai rinnovata. Perciò le tubature vetuste e usurate e l'azione delle radici delle piante non sono determinanti per i danni alla rete. Nessuna meraviglia, poi, se i marciapiedi sono dissestati e le lastre di granito delle aiuole, in molti casi, divelte. Non si ricorda una manutenzione negli ultimi trent'anni. Perché demonizzare sempre e solo le piante se il terreno carsico sul quale si sviluppano è, per sua natura, ricco di cavità che si ampliano progressivamente per dissoluzione del calcare? Le conseguenze sono i crolli sotto il manto stradale, proprio dove sono ubicati sottoservizi e tubature e , in superficie, voragini e cedimenti dell'asfalto. Non si è mai proceduto a una sistematica stabilizzazione del terreno, almeno nei tratti più critici. Quando poi si interviene per danni di varia origine alla rete idrica si colma lo scavo con materiale di risulta non compattato che rende ancora più precario l'equilibrio dell'intero sistema. È un po' semplicistico considerare le piante uniche responsabili di tutti i mali. Il problema, a mio giudizio, è complesso e di più vasta portata. Il leitmotiv che si dovrebbe ripetere, non solo a ogni potatura, dovrebbe essere quello di sollecitare manutenzioni adeguate mantenendo il verde esistente.
Alessandra De Martini