POETTO. In attesa del Pul, pronta un'altra autorizzazione provvisoria
L'assessore Frau: vogliamo riaprirli a marzo
«Prima smonteranno i baretti, prima li potranno riaprire». Il messaggio lanciato agli operatori del Poetto dall'assessore comunale all'Urbanistica, Paolo Frau, è chiaro: per riaprire le loro attività, in attesa dell'approvazione definitiva del Piano del litorale, servirà un'altra autorizzazione provvisoria. Ma quest'ultima ci potrà essere solo se prima verranno rimossi i chioschi. Ed è questo il motivo della comunicazione di avvio del procedimento di decadenza dalle concessioni demaniali, che il Servizio Patrimonio ha mandato qualche giorno fa ai gestori.
IL CHIARIMENTO «Ci dispiace che gli operatori debbano togliere tutto - spiega Frau - ma non possono dire che quell'avviso sia stato un fulmine a ciel sereno. Avevano un'autorizzazione provvisoria che scadeva a fine ottobre». Fino all'approvazione definitiva del Pul, tutto è temporaneo: «E gli operatori lo hanno sempre saputo - prosegue l'assessore - vogliamo rimanere nella legalità, e non precipitare in una situazione nella quale potrebbe intervenire la magistratura». Il Comune, quindi, è intervenuto per far rispettare la scadenza delle autorizzazioni: «Ci siamo dati da fare per adottare il Pul, la situazione si stabilizzerà solo dopo la sua approvazione definitiva».
I TEMPI L'avviso mandato dal Comune agli operatori indica nel 20 dicembre la data entro il quale rimuovere i baretti. Impossibile, secondo i proprietari, eliminare tutto entro quella data: «Ma prima smonteranno tutto, meglio è - ribadisce Frau - una nuova autorizzazione si potrà dare solo nel momento in cui i fabbricati non ci saranno più. Il nostro obiettivo è garantire la riapertura dei chioschi già a marzo, e gli operatori devono darci una mano».
L'ITER Il Pul è comunque ben lontano dall'essere approvato in via definitiva. Il primo passaggio è stata l'approvazione della Giunta comunale, seguita, qualche giorno dopo, dall'adozione del piano da parte del Consiglio. Ma non è finita qua: i soggetti competenti in materia ambientale, gli enti territorialmente interessati e la popolazione possono trasmettere le loro osservazioni entro il 60° giorno dalla data di pubblicazione nel Buras (cioè lo scorso 13 dicembre). Per non parlare della Valutazione ambientale strategica (Vas), che deve essere completata dalla Provincia entro 90 giorni a partire dal 13 febbraio. L'assessore all'Ambiente, Ignazio Tolu, è fiducioso: «Ci metteremo molto meno a dare il via libera, così come abbiamo sempre fatto in occasioni del genere».
LA REGIONE Ma il nodo cruciale è rappresentato dal parere della Regione. In caso desse il via libera all'attuale piano, il Pul tornerebbe in Comune per l'approvazione definitiva. Se invece dalla massima istituzione sarda arrivasse una bocciatura (anche parziale) con osservazioni, richieste di chiarimenti e di modifiche, i tempi di approvazione si allungherebbero. Per ora le carte del Piano urbanistico del litorale non sono ancora arrivate agli uffici competenti, ma da parte della Regione c'è l'interesse che al Poetto si continui a operare rispettando le regole e facendo lavorare in serenità gli operatori.
LA VARIANTE Senza contare che lo stesso Pul non potrà essere approvato senza il via libera alla variante al Piano urbanistico per la realizzazione della sottozona Ghl (adottata anch'essa dal Comune assieme al Pul), strumento che dovrebbe consentire ai baretti di essere in regola con le volumetrie concesse in riva al mare. Il procedimento per l'approvazione definitiva, in questo caso, è anche più lungo rispetto a quello del Piano del litorale. Basti pensare che la Regione ha 90 giorni di tempo (ma può chiederne altri 60 in aggiunta) per esprimere le sue osservazioni.
Piercarlo Cicero