13 Dicembre 2012 ore 19:05
Ecologisti favorevoli, ma con riserva, al parcheggio interrato di 3 piani sotto le mura di Castello. Ieri la conferenza di servizi, col via libera della Direzione regionale del Mibac. La settimana prossima il voto decisivo in consiglio comunale
Autore: Andrea Deidda
Sì al multipiano ma solo se per i residenti. Legambiente si schiera a favore del parcheggio interrato in via Cammino Nuovo ma a determinate condizioni. Ieri la conferenza di servizi tra Regione e Comune alla presenza di Wwf e Italia Nostra che presenteranno osservazioni scritte. C’è stato il sì del’Ufficio regionale della Tutela paesaggistica e della direzione regionale del Mibac. In Consiglio comunale invece mercoledì è saltata la discussione, manca ancora il voto della commissione Urbanistica. Si voterà la settimana prossima.
Va bene il multipiano sotto via Cammino Nuovo ma a precise condizioni. Le osservazioni presentate da Legambiente dopo la conferenza di servizi di ieri sera sono chiare: il parcheggio deve servire per svuotare il quartiere di Castello, deve essere riservato ai cittadini cagliaritani e il progetto complessivo dovrà valorizzare le antiche mura. Queste in sintesi le richieste avanzate da Giancarlo Suelzu a nome dell’associazione ambientalista.
A leggere tra le righe quello di Legambiente non pare essere un consenso convinto al progetto, ma un sì “tiepido”. In una nota infatti viene chiarito che “può essere ammissibile anche un parcheggio interrato, a condizione che ne sia vincolata la destinazione d’uso ai residenti del centro storico e si liberino le strade dalle auto”, ma viene anche sottolineato che a livello di mobilità “in linea generale riteniamo un grave errore la costruzione di nuovi parcheggi in centro, che si costituiscano come attrattori di nuovo traffico di auto private”.
Alla luce di queste premesse ci deve essere, secondo Legambiente, un preciso programma di potenziamento del trasporto pubblico, e “il vincolo d’uso degli stalli riservato in primis agli abitanti di Castello e Stampace e comunque ai soli residenti in città, con contestuale pedonalizzazione dei quartieri storici. Deve essere assolutamente esclusa la possibilità di accesso alle auto che entrano in città dall’esterno”.
Un altro aspetto da tenere in considerazione dovrà essere quello della “salvaguardia e valorizzazione degli aspetti monumentali ed archeologici” della zona (gli scavi devono riguardare solo terreno di riporto), il recupero delle fortificazioni, una cura particolare del verde alla luce del fatto che il luogo in passato non era un “giardino”. Inoltre dev’essere lasciato spazio a possibili modifiche successive alla fase preliminare con la partecipazione dei cittadini. Infine viene avanzata anche la proposta di affrontare nella progettazione integrata la sistemazione del comparto “degradato ed in abbandono” tra Via Santa Margherita e Via Fara.