DA VISITARE. L'evento da domani fino al 22 dicembre tra Stampace e Castello
Parte dalla Mem l'esperimento AntiMap Festival
Due anime distinte che si incontrano per ripensare il futuro della città: da una parte quella originaria e dall'altra il respiro internazionale rappresentato da artisti e scienziati. AntiMap Festival è un esperimento che si snoderà tra Stampace e Castello da domani fino al 22 dicembre, curato dall'associazione Formati Sensibili, ma è un invito ai cittadini affinché diventino parte attiva del progetto, anche attraverso una semplice applicazione del telefono.
«Ripensare lo spazio urbano è il primo obiettivo», Alessandro Carboni, artista, performer e ricercatore e direttore artistico del festival, dice che è tempo di «cominciare la riflessione sui nuovi immaginari legati alle trasformazioni urbane». Perdersi per poi ritrovarsi dopo aver sviluppato una coscienza nel singolo e nella collettività è la filosofia dell'iniziativa che coinvolge artisti e studiosi che da anni indagano in questo senso.
I LABORATORI Da giovedì a sabato sarà la Mem a ospitare la prima parte della manifestazione. Si comincia domani alle 9 con il laboratorio “Nella mia città: architettura, partecipazione e costruzione” dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni, mentre dalle 16 prende il via quello interdisciplinare di esplorazione urbana “From objective map to subjective mapping”: tre giornate in cui si parlerà di metodi e tecniche di documentazione attraverso arti visive, video e fotografia.
CITTÀ E CORPI Sabato l'incontro-scontro tra un artista visivo - Alessandro Carboni - e un fisico statistico - Alessandro Chessa - che insieme esploreranno le relazioni tra spazi urbani e corpi, un'opportunità per studiare il comportamento umano tramite il seminario “ComplexBodyNetworks: città, reti complesse e corpo”. Bisognerà aspettare fino al 21 per vedere “Overlapping Discrete Boundaries/ Asia”, la mostra che verrà inaugurata al Ghetto alle 18, «una ricerca che indaga le trasformazioni urbane di Hong Kong, Singapore, Kuala Lumpur, Taipei Hanoi, Ho Chi Minh City - spiega Carboni - tramite lo studio sul corpo e i suoi mutamenti antropologici».
NUOVE STRATEGIE Anti Map coinvolgerà anche il Muzak club, in Castello (via Stretta) dove il 21 verrà proiettato il film “Double Forza” di OginoKanuss. Sabato 22 si comincia alle 9 al Dipartimento di Architettura con “Urban best practice”, per pensare alle nuove strategie con Riccardo Mantelli, Danilo Capasso, Lorenzo Tripodi, Annalisa Pecoriello, Alessandro Toscano e Wallace Chang. Ci sarà modo di coinvolgere i cittadini anche durante la passeggiata in città con Mantelli che comincerà dal Ghetto alle 14: “Hertzian walks”, per indagare le relazioni tra visibile e invisibile, partendo dagli oggetti elettrici e lo spazio reale. Alle 18 sarà ancora il Ghetto ad ospitare la performance “Learning curves,Kaitak River, Hong Kong” di Alessandro Carboni, già presentato alla Biennale di Architettura di Venezia, mentre si chiude alle 22 al Muzak con il concerto di Riccardo Mantelli “QuasiSpazi”.
LA APP Gli organizzatori hanno pensato anche a un modo per far sì che ciò che ruota intorno al festival non svanisca alla sua chiusura: AntimApp è un'applicazione gratuita per smartphone che permetterà ai cittadini di poter ripensare in modo critico la città. Dieci temi a disposizione sui quali esprimersi per ricostruire una mappa emozionale della città e raccogliere dati visibili anche nel blog antimapfestival.wordpress.com.
Grazia Pili