SANT'ELIA. Inaugurato il programma di residenze artistiche: coinvolte mille persone
Può un “Piccolo caos” trasformare un luogo in un Mondo possibile? Forse sì, ma solo rileggendo e reinventando i luoghi e gli spazi urbani.
Piccolo Caos è il melodramma in tre atti, ideato dall'artista campana Marinella Senatore e curato da Anna Detheridge, fondatrice dell'agenzia milanese Connecting cultures, che coinvolgerà gli abitanti del quartiere di Sant'Elia nei prossimi mesi per realizzare il primo intervento di arte pubblica promosso dall'Assessorato alla cultura.
Una troupe di mille cittadini non-professionisti parteciperà alla realizzazione di un video di cui scriveranno, insieme all'artista, la sceneggiatura. Miserie umane, drammi e disgregazioni sociali sono la trama di questo lavoro che darà voce a studenti, pensionati, operai, pescatori, casalinghe per costruire un dialogo tra il borgo di Sant'Elia e il resto della città. «Con Piccolo Caos», spiega l'assessore alla cultura Enrica Puggioni, «si inaugura il programma di residenze artistiche che punta alla valorizzazione non solo dei beni culturali messi a sistema, ma anche delle attività da portare sul territorio per ricucire il tessuto urbano».
L'ARTE APRE ALLA CITTÀ Con il programma Mondi possibili, re-inventing the city promosso da Anna Maria Montaldo, direttrice dei musei civici di Cagliari, le istituzioni museali si spogliano dei tradizionali abiti elitari e recuperano il ruolo sociale dell'arte aprendosi alla città.
Artista poliedrica con una formazione accademica nelle arti visive, nel cinema e nella musica, Marinella Senatore nei suoi lavori interpreta il disagio sociale, dialoga col territorio e tocca le corde più intime delle persone che coinvolge nelle sue opere, rendendoli protagonisti di un processo creativo, frutto dell'opera stessa. Nella sua ultima produzione video, Rosas, un'opera lirica oggi di proprietà del Castello di Rivoli, è riuscita a coinvolgere ventimila cittadini di Berlino, Madrid e Derby. Con il progetto per Sant'Elia, cambieranno i numeri e la metodologia, ma non l'obiettivo: rendere partecipe la comunità locale per raccontare le loro storie, memorie, abilità e conoscenze e con un film cambiare modo di vedere e dare ancora una speranza.
I PROGETTI PER IL QUARTIERE Massimo Zedda rilancia il suo progetto per il vecchio borgo Sant'Elia: «Gli impianti sportivi di quartiere, il progetto per il porticciolo, la destinazioni delle aree verdi, le infrastrutture sul lungo mare», spiega il sindaco, «non sono sufficienti a riqualificare il luogo. Il quartiere ha potenzialità inespresse ma anche drammatiche situazioni sociali. Solo con la conoscenza e la cultura si può sperare in un riscatto sociale e in una reale recupero della zona».
LAVORO SUL CAMPO Dopo una prima ricognizione e mappatura del territorio, la Senatore si trasferirà per qualche mese a Sant'Elia e a marzo sarà realizzato il video cortometraggio che racconterà al resto del mondo, il borgo e i suoi abitanti. Con una open call, saranno ricercate e coinvolti nell'intero progetto le figure professionali utili, anche accedendo al sito www.mondipossibili.it, che andrà on line il 14 dicembre.
Matilde Gianfico