Legambiente: per i posteggi interrati di via Cammino Nuovo si deve ottenere in cambio la revisione della viabilità
CAGLIARI. Gli ambientalisti di Legambiente dettano l’agenda per il parcheggio interrato di via del Cammino Nuovo e la riqualificazione dell’area, progetto recentemente presentato dalla Giunta guidata da Massimo Zedda. A monte vanno ricordate le polemiche per il precedente progetto, che prevedeva anche la meccanizzazione e i tapis roulant sotto le mura di Castello. Ora il progetto è stato completamente rimodulato: via i tapis roulant, sì agli ascensori mimetizzati e a un’ampia zona verde dove oggi ci sono i parcheggi, con in più la realizzazione di trecentotrenta posti auto in tre piani interrati. Ed è qui che interviene la prima indicazione: tutto deve essere «rigorosamente subordinato - sottolinea Vincenzo Tiana, responsabile regionale di Legambiente - al sistema di tutela e recupero del sistema delle forificazioni del Castello e della parte di Stampace». Il che significa che «i movimenti terra per la realizzazione del parcheggio interrato devono interessare solo il terreno di riporto e non toccare la roccia viva». Ma sin qui le assicurazioni date dall’amministrazione sonoprecise nell’escludere qualsiasi rischio.
Su altri punti il discorso cambia. Da anni gli ambientalisti (e anche molti trasportisti) affermano che la realizzazioni di parcheggi nel centro città diventa un modo per ingolfare ulteriormente il traffico visto che i posti auto sono “attrattori di vetture”. Per questo Legambiente «chiede espressamente il vincolo d’uso degli stalli destinati in primis agli abitanti di Castello e Stampace e comunque ai soli residenti in città, con contestuale pedonalizzazione dei quartieri storici». Insomma, continua Tiana, «deve essere assolutamente esclusa la possibilità di accesso alle auto che entrano in città dall’esterno. In mancanza di queste precise disposizioni il parcheggio sarebbe un ulteriore attrattore di traffico, destinato ad accrescere la congestione urbana, e il nostro parere sarebbe nettamente contrario».
E qui il discosrso si amplia ai trasporti pubblici. Infatti per raggiungere gli obiettivi «è necessaria l’integrazione di uno specifico programma di potenziamento del trasporto pubblico per favorire l’accessibilità e la circolazione nei quartieri storici». Inoltre trattandosi di un’opera di interesse cittadino e regionale, «che incide sulla fisionomia storico-culturale della città - sottolinea Tiana - è riduttivo presentare l’opera ai soli cittadini di Castello. Pertando chiediamo una informazione ampia e qualificata». In particolare, precisa Tiana, «proponiamo l’organizzazione di una vera e propria conferenza tecnico-scientifica, con il coinvolgimento dell’università, nella quale presentare tutte le approfondite indagini».