Protestano contro la firma separata del contratto nazionale di categoria
fiom metalmeccanici .+- .CAGLIARI. Metalmeccanici della Fiom e studenti in piazza contro la firma separata del contratto nazionale di categoria. Il messaggio lanciato dai vertici del sindacato è molto chiaro: la divisione crea diseguaglianze e rischia di affossare ancora di più le aree già in crisi. come la Sardegna. Circa duemilacinquecento persone si sono ritrovate in piazza del Carmine con le bandiere della Fiom, gli striscioni (nelle prime file Keller ed ex Ila) e fischietti. I lavoratori hanno portato in strada anche una vera e propria batteria: uno strumento in più per fare sentire il «rumore» della protesta. «Servono politiche di governo a sostegno del lavoro - spiega Laura Spezia, della segreteria nazionale della Fiom - ma non mi sembra proprio un gran risultato fare andare via l’Alcoa dalla Sardegna». Il corteo si è mosso poco dopo le 10.30 dopo l’arrivo delle delegazioni arrivate da Sassari, Olbia, Nuoro e naturalmente dal Sulcis, imboccando via Sassari per puntare alle piazze principali di Cagliari già presidiate dal primo mattino dalle forze dell’ordine. In battaglia anche per i diritti sul lavoro. «No alla flessibilità selvaggia» hanno gridato gli organizzatori dalla testa del corteo. Massiccia l’adesione nelle fabbriche allo sciopero proclamato dal sindacato. In coda al corteo anche centinaia di studenti. «Sono battaglie importanti per il nostro futuro - spiegano- in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro». Esposti gli striscioni contro le politiche di austerity nella scuola già visti nelle manifestazioni delle settimane scorse.